Io e la velocità - 29° puntata

Le turbolenze a quelle velocità erano tantissime, non c'era una grande protezione aerodinamica, anzi, a dire il vero, ce n'era veramente poca, ma era anche quello il bello di questa nuova avventura su due ruote, sentire la velocità addosso, il forte flusso dell'aria contro e il doversi tenere attaccato al manubrio perché si tendeva a venire spinti indietro, figuriamoci se io avevo dei problemi, ero poco più che trentenne, avevo gli ormoni a palla per situazione sentimentale incasinata ma fortissimamente stimolato a livello sessuale, per cui vivevo il tutto a fior di pelle, con emozioni che venivano amplificate da tutto quello che stavo diversamente vivendo...

Quella Kawasaki enduro 600 fu la moto che tenne a battesimo la mia ritrovata passione per le due ruote, ma non poteva certamente bastarmi, in quanto, come si suol dire, l'appetito vien mangiando, per cui dopo qualche tempo sentivo che era giunto il tempo di passare a qualcosa di più impegnativo e performante, certo, la Kawasali era divertente, leggera e relativamente facile da condurre, ma io volevo una moto, di quelle con la M maiuscola, per cui andai nuovamente dallo stesso concessionario, chiedendo semplicemente qualcosa di più...

Mi fece vedere un paio di proposte, una sembrava quasi che non ci fosse nessun tipo di incremento, a livello di potenza, rispetto alla Kawasaki che già avevo, la seconda tanto tanto, ma era il classico passettino, vedendo le mie espressioni, il venditore se ne uscì con una frase sibillina...

"Vuoi una sbornia di cavalli??"

Non ci pensai neanche un attimo...

"Certo, cazzo, sono venuto apposta!!"

"Allora vieni con me..."

Entrammo nella vicina officina, superata un'ultima porta c'era una moto sotto a un telone, prese un lembo e lo tirò via, lasciando lo spazio alla visione della moto sottostante...

Lì di potenza ce n'era, tanta, forse era anche un po' troppo, rispetto a quello che mi ero ripromesso, ma ormai ero in ballo, e dovevo ballare, per cui disse senza esitazione...

"Mia..."

"Tua??"

"Sì, mia, perché, pensi forse che sia troppo per me??"

A un motociclista, anche se novello, non si deve mai dire che una moto è troppo per lui, perché è quella volta che lui comprerà senza esitazione quella moto, non mi disse che era troppo per me, ma cercò di farmelo capire, di farmi ragionare, ma non c'era verso, ormai avevo preso la mia decisione, ormai non c'era più nulla da fare, Lei doveva essere mia, avevo deciso, che moto era?!?!

Non ha senso creare ulteriore suspense, ve lo dico subito, rimandando la descrizione delle mie uscite con quella moto alla prossima puntata, ma vi dico subito di che moto si trattava, una Suzuki GSX-R 1.100 usata versione 1987...

Continua...