RE: Io e la velocità - 16° puntata

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Come disse Leonardo Sciascia, A ciascuno il suo (non è nulla di offensivo, per niente: è il titolo di una sua famosissima opera). Trovo semmai impressionante che la donna media romagnola si lasci facilmente abbagliare dai fari di un'auto. Dalle mie parti non si sceglieva il fidanzato in base al veicolo (anzi, dalle mie parti, i fidanzamenti ben riusciti che poi portavano a bellissimi matrimoni erano quelli combinati dalla cerchia sociale ereditata al pari di beni mobili e immobili -un tratto tipico culturale che pare fantascienza, ma ti assicuro che non è-) e personalmente lo trovo un fatto curiosissimo da lasciarmi a bocca aperta (e credimi che ben poche cose, anzi quasi nessuna, sono in grado di lasciarmi a bocca aperta -poi ci entrano le mosche
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Io ho parlato di avventura, della serie una botta e via, le ragazze che sono in cerca di sesso e poco altro, si lasciavano andare con maggiore facilità se c'era una bella vettura sotto al culo...

!PIZZA

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Non avevo colto del tutto: dalle mie parti non era affatto comune che una ragazza cercasse solo un'avventura passeggera (semmai capitava che qualche conoscente o amica venisse presa in giro pesantemente, creandosi aspettative stabili con quelli che alla fine risultavano dei poco di buono che le usavano e gettavano😭). Nè alle magistrali, nè all'università, nè alle specializzazioni legali e neppure in altri luoghi secolari che frequentavo (palestre, piscine, conservatori) avevo mai conosciuto casi del genere. Tutt'al più si sentiva dire di quella che prestava favori in cambio della carriera/passare un concorso pubblico o di quella che diventava l'amante (ma pur sempre a scopo matrimonio) di quello che siccome era il grande esimio illustrissimo famosissimo professore Pinco Pallo Per Nulla Qualunque, riteneva il gioco valesse la candela e correva il rischio. L'unica persona che avevo conosciuto che le stava bene l'avventura passeggera soltanto perchè in un dato momento così le girava era una tizia spagnola che era venuta a studiare a Nizza, con cui frequentavamo la stessa scuola di francese.
Quanto ai discutibili tizi del forum, frammischiavano allegramente le varie situazioni (l'avventura con la storia seria e con il matrimonio), dato che per loro contava il girare intorno allo stesso chiodo fisso: si sentivano scartati e bistrattati, arciconvinti che unicamente il loro aspetto fisico (e non il loro discutibile carattere) e le umili origini gli tarpassero le ali e dunque convinti che l'auto di lusso (ma non solo: la ricchezza in generale) potesse rendere le donne dimentiche della loro calvizie/altro che ritenevano li deturpasse e dunque farli magari passare da insoffribili ad accettabili.

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