La mente lavora autonomamente...

Qualche giorno fa, mentre ero ancora in Toscana da parenti, mi sono ritrovato a dover montare un lampadario, in sostituzione di una plafoniera che faceva una luce veramente fioca, è stato comprato in un supermercato, bello, dotato di nuove lampade a led, la mattina seguente all'acquisto mi sono messo dietro per installarlo...

Mentre ero lì che spataccavo con i fili e i vari collegamenti, il pensiero è volato alla mia gioventù, quando in tenera età ero il bocia di mio fratello, che di professione faceva l'elettricista e antennista, dall'età di 12 anni in poi, dapprima sporadicamente, poi sempre con maggiore frequenza, ho iniziato ad affiancarlo nella sua attività lavorativa, non che io sia mai diventato un tecnico come lui, ma ero una discreta spalla, se guidato dalle sue sapienti mani, per cui un nodo al cuore e un piccolo pianto velocemente soffocato mi sono arrivati, sarà stato per il periodo particolare (leggasi fine ottobre-primi di novembre), sarà che la mente parte e va per la tangente senza che noi la possiamo controllare più di tanto, resta il fatto che, involontariamente, mi ha dato l'ispirazione per affrontare un nuovo argomento, che nei prossimi giorni inizierò a sviluppare, incentrato sul rapporto lavorativo che ho avuto con lui, ormai datato più di 30-40 anni fa...

Non ho minimamente idea di quante puntate verranno fuori, 10? 20? Più? Non lo so davvero, perché il discorso potrebbe prendere delle pieghe che al momento non posso di certo calcolare, in ogni caso l'idea di massima c'è, il resto verrà piano piano da sé, devo solamente raccogliere un attimo le idee e poi partire, sarà una cosa che potenzialmente potrebbe andare a smuovere e toccare le corde molto in profondità, ma mi va di farla, e quando una cosa mi piace e mi attira, se posso, la faccio, spero di trasmettervi le giuste sensazioni che ho in mente, considerate questo post come una simbolica premessa o prefazione...