Cronaca di una giornata che è sembrata infinita - 1° parte

Quando ho scattato questa foto, ieri sera, ero già in una situazione di relativa tranquillità, ma prima di arrivare in questo punto ne ho passate parecchie, per fortuna nulla di allucinante o irreparabile, ma di certo non sono cose che capitano ogni giorno, ma procediamo per gradi, sicuramente ci saranno diverse puntate, magari non saranno 40, 50 o più, ma penso che in un unico post sia difficile concentrare gli eventi che ho intenzione di narrarvi...

Ieri era la giornata designata per partire verso la limitrofa Toscana, l'idea originaria era quella che, una volta terminata la mia pulizia delle scale e del piazzale, subito dopo l'ora di pranzo, verosimilmente verso le 2 del pomeriggio, il motore della nostra piccola utilitaria ci avrebbe condotto, insieme logicamente alla carrozzeria della vettura, in direzione della Maremma...

Tutto bene, tutto a posto, inizio a pulire le 3 scale del sabato, la mente vagava a quello che mi sarebbe successo di lì a poche ore, il viaggio, il distacco dal tran tran quotidiano, l'immersione in una nuova realtà, fatta di dormite, passeggiate, raccolte di funghi, possibilmente anche di castagne, scritture di post, sì, perché la grande novità (graditissima) sarebbe stata proprio la presenza del mio computer, grazie alla connessione via Tethering che avevo sperimentato a casa, poco prima della partenza, per cui doppia felicità anche per questo fatto, il contatto con voi è sempre un qualcosa da conservare e rinnovare costantemente...

Verso le 11 sento suonare il mio smartphone, era la mia compagna, sapevo che si trovava dalla parrucchiera, probabilmente doveva dirmi delle cose che si era dimenticata o dovevo andare a prendere da qualche parte, anche se sembrava tutto già programmato a puntino, apro la comunicazione ma sento una voce diversa dalla sua...

Era la stessa parrucchiera, che mi diceva che la mia compagna non si sentiva bene, e mi chiedeva se ero disponibile ad andare lì per verificare la situazione...

In 5 minuti ero già in sella allo scooter, dovevo tagliare l'intera città ma il traffico per fortuna era abbastanza scorrevole, nel tragitto pensavo e ripensavo a quali potessero essere le cause di quel malessere, non era stata per nulla precisa, la parrucchiera, mi aveva semplicemente detto che non stava bene, la mia compagna, una strana inquietudine mi stava assalendo, perché le variabili in effetti potevano essere ben più di una, ma cercavo di tenere la mente sgombra per non fare ulteriori cazzate, tipo un incidente per eccessiva distrazione...

Continua...

Foto di mia proprietà, scattata con il mio smartphone