Un tentativo insolito... 6° parte


Immagine CC0 creative commons

Per un paio di giorni lui accusò, in un certo senso, il colpo, non c'era nulla da fare, la sentiva distante, sì, certo, amica, anche nel senso vero della parola, purtroppo avrebbe avuto bisogno di qualcosa in più, che lei non poteva o non voleva dargli, quel qualcosa che ti fa sentire vivo, che ti rende capace di provare delle emozioni forti, che mancavano ormai da troppo tempo nella sua vita...

Ci furono un altro paio di screzi, compresa una bella litigata, per un paio di settimane le loro strade si divisero, si separarono, sembrava che non ci fosse più nulla da fare per il loro rapporto di amicizia, che tutto fosse irrimediabilmente compromesso, poi, lentamente, si fece strada nella mente di lui un processo, una sorta di metabolizzazione di quanto era accaduto negli ultimi tempi, molto tumultuosi e ricchi di colpi di scena, spesso di segno prettamente negativo, finché appunto ci fu un passaggio, un click mentale, dove lui decise di stendere un velo, di fare un repulisti di tutto quanto era capitato di storto nelle ultime settimane, cercò di vedere il rapporto con lei in un'ottica di maggiore distacco, di minore coinvolgimento...

Non era facile, lei faceva veramente girare la testa, in una parola faceva sangue, ma non per lui, certamente, c'erano confidenze, un buon rapporto di amicizia, qualche foto che lui custodiva gelosamente e che non avrebbe mai condiviso con nessuno, perché era fatto così, lei nella sua vita esisteva solamente per lui, nessuno era in grado di capire questo fatto, e questo rapporto che stava nascendo, seppur in ambito limitato, non era esattamente quello che voleva lui, ma in fondo, era pur sempre meglio di niente...

Non possedeva le carte in regola per far breccia completamente nel suo cuore, non era mai stato una persona in grado di far perdere la testa a una donna, ora anche meno di un tempo, nei rapporti con l'altro sesso, quando provava a spingere un po' sull'acceleratore, non si sentiva a proprio agio, non c'era nulla da fare, era proprio negato nel costruire rapporti particolarmente intimi, che prevedessero in ultima analisi coinvolgimenti mentali che potessero portare anche solo ipoteticamente ad avere risvolti sessuali, amicizia, profonda quanto vuoi, ma amicizia fine a se stessa, era questa la verità, appagante sotto certi profili, umiliante e frustante sotto altri, quelle emozioni che faceva battere forte il cuore o perdere la testa non sapeva più neanche dove stavano di casa...

Lei c'era, con i suoi tempi e con i suoi modi, non poteva fare affidamento su lei, aveva la sua vita, i suoi impegni, i suoi ritmi, lui esisteva, nel virtuale, nell'immaginario, come una componente positiva della sua vita, non si sa bene quanto importante ma presente, in quest'ottica di idee e sotto questo punto di vista le cosa tra loro potevano pure funzionare, un sorriso appena accennato compare sul viso di lui, appena accennato e nulla di più, è meglio frenare le emozioni, al suo pensiero, per non soffrire inutilmente...

Fine



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@tipu curate

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