La guerra dei Ducati. 05: Atn, capo del popolo dei Therdentin.

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Prologo

Dopo esserci mossi nei territori ad ovest del Regno, all'interno dei tre ducati, rispettivamente in quello di Ramarok, Delmdel e Reynwald, cambiamo completamente ambientazione. Ci dirigiamo verso le montagne ad est per conoscere meglio i Therdentin tramite un personaggio molto affascinante di nome Nysr.

"Bastardo, figlio di una capra, ridammi quella coscia!"

Nysr procedeva sul suo cavallo a passo d'uomo tra le strade di quella sudicia cittadina che veniva chiamata semplicemente La Capitale. Intorno a se, bambini sporchi giocavano con armi di legno fin dalla tenera età, coperti con stracci di pelle di lupo o di capra. Le donne sedevano vicino l'uscio di casa urlando e gesticolando tra loro mentre erano intente nelle faccende quotidiane.

La Capitale era un semplice agglomerato di tende e case di legno. Come tutto il resto, le strade erano piene di fango e sporche. Gli escrementi degli animali si mischiavano a quelli delle persone che non avevano problemi a cacare senza pudore nel momento in cui ne sentivano la necessità nonostante ci fossero altri ad osservarli. Da ogni costruzione usciva del fumo che segnalava la presenza di fuochi accesi all'interno che servivano a contrastare il freddo della notte in quelle montagne ostili. In lontananza alcune vette piene di neve sovrastavano il paesaggio mentre verso ovest si estendeva una lunga pianura che conduceva al deserto prima e ai ducati poi.

La maggior parte degli uomini era fuori città, intenti nella attività di pastorizia o ad estrarre oro, argento e ferro nelle miniere che scavavano nelle viscere delle montagne. I pochi che rimanevano all'interno del villaggio bevevano birra e litigavano come quei tre balordi al centro della strada. Quello basso gesticolava in direzione di quello alto e magro mentre un terzo uomo piuttosto grasso poggiava le mani sul petto di entrambi nel tentativo di distanziarli.

"Vieni a prenderla, figlio di una cagna!"

Lo smilzo e il basso si fronteggiavano visibilmente adirati ed il grasso era sempre più in difficoltà.

"Quella capra l'ho ammazzata io ed ora la sua carne è mia!"

L'uomo a mani vuote, il basso, reclamava la proprietà della coscia in mano allo smilzo che di rimando lo redarguì:

"La capra che hai ammazzato faceva parte del mio allevamento. Ti avverto che se continui a provocarmi ti squarto come un agnello!"

Così facendo lo smilzo agitò il pezzo di carne nelle sue mani e colpì in testa il grasso che, a causa del dolore, si portò la mano nel punto in cui era stato colpito. Questo gesto improvviso provocò la perdita di contatto con i due contendenti e fu l'inizio di una chiassosa baraonda: il basso si scagliò sullo smilzo dando vita ad una colluttazione nella quale, per solidarietà cameratesca si lanciò anche il grasso mentre le donne vicino si alzarono in piedi emettendo suoni gutturali ed incitando la rissa.

Nysr passò a fianco all'allegro comizio senza essere notato e proseguì sempre a passo d'uomo. Dopo circa una settimana di andatura sostenuta non aveva voglia di fermarsi per sedare una rissa tra barbari litigiosi. Aveva attraversato il cocente deserto ed ora si trovava nelle fredde montagne dell'est infreddolito ed indolenzito. Voleva solo parlare con il loro capo come gli aveva ordinato il Duca di Reynwald e quindi decise si proseguire.

Dopo qualche metro arrivò in fondo alla strada che terminava con una capanna molto grande con una grossa pelle di lupo che ne copriva l'uscio. Nysr scese dallo stallone osservato di sottecchi dalle guardie armate di spade che piantonavano l'abitazione. Uno dei due entrò e dopo qualche secondo uscì nuovamente. Dietro di lui apparve un uomo davvero possente.

Atn era il capo dei Therdentin. Nonostante il freddo uscì a petto nudo ostentando una muscolatura imponente. Il suo corpo era ricoperto di cicatrici e bruciature segni di mille battaglie. Il suo volto sembrava evocare i demoni ed i suoi occhi scintillanti di colore azzurro come il cielo sembravano gemme incastonate in un viso squadrato. Nonostante questo temibile aspetto, aveva un tono di voce allegro e osservando Nysr lo esortò amichevolmente:

"Uomo! Che fai li fermo? Sembra che tu abbia un palo nel culo!"

A queste parole scoppiò in una fragorosa risata ed i muscoli del suo torace sollevarono più volte il costato per far spazio ai capienti polmoni.

"Avanti vieni dentro e raccontami tutto. Dopo un lungo viaggio avrai bisogno di carne e vino"

Mentre Nysr si avvicinava notò Atn fare un cenno ad una delle guardie affinché andasse a prendere altro vino. Quest'uomo era l'unico aspetto positivo di un viaggio così lungo. Nonostante governasse un popolo rude, lui si distingueva per l'ospitalità estranea al suo popolo. Per contro i suoi sudditi tolleravano questa sua stravaganza perché in battaglia sapeva essere crudele più di ogni altro e non lasciava mai il campo di battaglia se non da vincitore.

I Therdentin, infatti, a differenza di quanto avveniva nei ducati, eleggevano il proprio condottiero non per diritto di nascita ma per valore in battaglia e Atn era sicuramente il più valoroso tra loro.

Quando un capo iniziava ad invecchiare, tipicamente aveva due scelte: poteva ritirarsi con tutti gli onori diventando uno dei saggi ai quali il nuovo condottiero si rivolgeva per consigli di guerra oppure poteva attendere che un baldo giovane lo sfidasse per reclamare la guida del suo popolo e a quel punto doveva fare i conti con la morte.

Nonostante i suoi modi cordiali, Atn sapeva essere diretto ed una volta seduti intorno al fuoco iniziò senza preamboli la discussione:

"Allora Nysr, dimmi. E' finalmente giunta l'ora che anche io scenda in campo?"

Nysr era l'unico insieme al Duca di Reynwald a conoscere tutti i termini dell'accordo tra quest'ultimo ed il capo dei barbari. Da tempo i Therdentin desideravano avere una base ad ovest. Sebbene amassero le aspre montagne, gli infidi declivi ricoperti di neve e le oscure gallerie che scavavano quotidianamente, alcuni di loro avrebbero voluto soggiornare in luoghi con climi più miti come quelli ad ovest. Per ottenere questo risultato, tuttavia, avrebbero dovuto marciare per giorni in mezzo al deserto, rischiare di essere attaccati dai mercenari assoldati dai Rusdan, pavidi commercianti che abitavano città faraoniche nel deserto ed infine arrivare nelle floride terre dell'ovest. Qui avrebbero trovato tre duchi che, nonostante fossero in lotta tra loro da generazioni, avrebbero sicuramente unito gli eserciti per fronteggiare il nemico comune. I Therdentin erano barbari ma non stupidi e sapevano che non avrebbero mai potuto avere la meglio in una situazione simile.

Il Duca di Reynwald, alcuni mesi fa, fece leva proprio su questo desiderio per convincerli ad unirsi a lui contro Delmdel. Consapevole che ciò che sarebbe stato concordato doveva essere esattamente ciò che sarebbe successo, promise loro una dozzina di villaggi del ducato di Ramarok ed un paio del ducato di Delmdel.

A Reynwald sarebbe rimasto tutto il resto e soprattutto l'agognata Gortash. A quel punto sarebbe stato facile sopraffare le rimanenti forze di Ramarok ed insieme avrebbero governato l'ovest con un patto di non belligeranza tra i loro popoli a patto di mantenere i confini.

Per raggiungere l'accordo finale, era stato previsto il distaccamento di metà dell'esercito barbaro davanti le mura di Reynwald pronto ad intervenire in ogni scorribanda: il saccheggio sarebbe stato appannaggio dei barbari. Il coinvolgimento di Atn e della restante forza bellica ci sarebbe stato nello scontro finale. Quel momento era giunto e Nysr era li per informarlo. Quindi rispose alla domanda:

"Manca ancora un mese. Secondo i calcoli del mio Signore domani partirà alla volta di Salor, l'ultima città del ducato di Ramarok prima di arrivare nei territori di Delmdel. A quel punto saranno passate quattro settimane. Il mio Signore si accamperà nella Vallata del Pianto aspettando le tue truppe e insieme arriveremo a Gortash"

Atn beveva di gusto da una coppa che gli aveva portato una donna all'interno della tenda. Tirò con ilarità una sberla nel grosso sedere della donna la quale emise una risatina acuta e molto divertita. Era un personaggio gaio questo Atn e contrariamente ai suoi compaesani non amava particolarmente la birra ma preferiva il vino. Sembrava non aver ascoltato il messaggero ma appena ebbe terminato di bere disse semplicemente due parole con le quali terminò il discorso:

"Ci sarò"

Nysr adorava questa prerogativa dei barbari: concisi, decisi, fedeli alla parola data.

"Adesso vai. Una guardia ti scorterà in una tenda qui vicino. Ti verrà portato del vino, carne di pecora e una donna. Rifocillati e poi riposati. Domani torna da Reynwald. Ci vedremo tra un mese."

Nysr si alzò. Sapeva che non poteva rifiutare la donna perché l'ospitalità era sacra ma l'idea di toccare una di quelle femmine sporche lo nauseava. Sapeva anche che la conversazione era irrimediabilmente terminata e quindi si lasciò condurre da un uomo dentro un'altra tenda.

Fuori il sole iniziava a calare e la temperatura si era abbassata sensibilmente; il messaggero non era abituato a questi sbalzi tipici della montagna e si strinse nel mantello.

Arrivato nella tenda notò il fuoco acceso al centro ed alcune pelli di lupo adagiate sul lato destro della abitazione. L'ambiente era caldo al contrario dell'esterno e quindi si tolse il mantello. Aveva fame ma la stanchezza iniziava a farsi sentire prepotentemente. Desiderava solo mangiare un po' di carne e poi sprofondare in un sonno ristoratore.

Dopo qualche minuto una ragazza entrò portando un vassoio in una mano ed una coppa nell'altra.

"Vino e carne per te mio Signore"

Nysr, constatando la cortesia di quella ragazza, rimase letteralmente a bocca aperta. Davanti a lui la figura alta e longilinea di quella donna mostrava un portamento estraneo al popolo di appartenenza. La ragazza poggiò quanto aveva in mano vicino al giaciglio; poi si tolse le pelli che portava scoprendo un seno abbondante e sodo ed una zona pubica con una leggera peluria bionda. Alla luce tremula del fuoco non appariva sudicia come si sarebbe aspettato e si sedette vicino a lui avvicinando la coppa alla bocca per inghiottire un paio di sorsi di vino. Alla fine si leccò le labbra guardando con aria complice il messaggero ringalluzzito.

Nysr decise che la cena poteva aspettare, toccò con consumata esperienza il seno della donna e pensò che forse questi Therdentin non erano così barbari come li si dipingeva.

Il mattino dopo la donna era sparita ma il fuoco ardeva ancora. Probabilmente qualcuno l'aveva tenuto acceso tutta la notte. Nysr si alzò, si vestì ed uscii dalla tenda.

Un freddo gelido gli ferì quasi gli occhi. Quando arrivò al cavallo trovò Atn intento a spaccare legna come se fosse il più umile dei servitori ma Nysr sapeva che era normale. Per i barbari tutti gli uomini sono uguali e non esistono caste ma solo guerrieri valorosi da seguire come Atn.

"Mia figlia mi ha detto che vi siete divertiti questa notte"

Nysr degluitì ma non si scompose e salì a cavallo.

"Spero di non aver infranto nessuna delle vostre leggi giacendo con lei..."

Il capo dei barbari scoppiò nuovamente in una fragorosa risata ed il suo tono di voce pareva sinceramente divertito:

"Che dici uomo! Mia figlia è una donna libera e compie le proprie scelte come tutti noi! E' stata sua l'idea di darti conforto durante la fredda notte."

Il messaggero pareva sollevato e ringraziò nuovamente per l'ospitalità. Atn prese un fagotto vicino al ceppo della legna e lo lanciò a Nysr.

"Qui c'è della carne secca. Fanne buon uso e razionala. Il deserto non perdona. Ci vediamo presto. Ora va!"

Nysr prese il fagotto ed alzò la mano in segno di ringraziamento. Spronò il cavallo e poiché le strade erano ancora deserte ne approfittò per lanciarsi al galoppo.

Uscendo dal villaggio vide con la coda dell'occhio una donna in piedi a qualche decina di metri di distanza avvolta in pelli di volpe grigia e con un fasciame di rami tra le braccia. Il cavaliere avrebbe potuto giurare che fosse la figlia di Atn ma si accorse solo in quel momento che non ne conosceva nemmeno il nome.

Si lasciò il pensiero alle spalle e sferzò il cavallo con le briglie. Il viaggio era ancora lungo: si allontanò dal villaggio e da quella donna sparendo nella nebbia mattutina.

Epilogo

Dopo aver introdotto il maniscalco Croll ed il Duca di Reynwald, in questo capitolo siamo venuti a conoscenza dell'accordo tra quest'ultimo ed Atn, capo dei Therdentin svelando alcune caratteristiche salienti di questo popolo barbaro ma fiero.

Nel prossimo capitolo andremo a conoscere La Terza una delle città dei Rusdan, i commercianti che vivono nella Zona centrale del Regno nel mezzo del Deserto.

NB: la copertina ed eventuali altre immagini presenti nel presente post o in quelli della medesima saga sono state realizzate con il Servizio Canva avvalendosi delle immagini gratuite in esso disponibili ad uso gratuito.

Indice

Se ti fossi perso uno dei precedenti capitoli:



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Più lo leggo il tuo bel lavoro e più mi piace...
Aspetto con curiosità la prossima puntata
Complimenti @vittoriozuccala
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(Edited)

Davvero un racconto maestoso, come stesura e sviluppo narrativo, eccellente, caro Vittorio, eccellente davvero...

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Che dire se non grazie?
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Io invece di dico scusa perché non ho visto che il correttore mi ha scritto vittot al posto di VIttorio, che fra l'altro non so neanche cosa sia...

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