Un weekend all'insegna degli alcolici...

Ok, lo ammetto, il titolo è un po' clickbait ma lasciatemi raccontare e vedrete che non rimarrete delusi!

Venerdì scorso io e mio suocero abbiamo deciso di prepararci per l'inverno e quale metodo migliore se non distillare brandy e imbottigliare vino?

Ci siamo dunque accordati per vederci il sabato mattina ed alle 10, dopo un paio di commissioni, ero a casa sua.

Prima di tutto abbiamo allestito il campo di lavoro per il brandy. Dopo aver tirato fuori dal garage l'alambicco in rame da 50 litri abbiamo preso una quarantina di bottiglie da 75cl di vecchio vino e le abbiamo posizionate su un grosso tavolo in ferro battuto. Poi abbiamo preso due tubi per l'acqua e un cavatappi. Quindi siamo andati dal verduriere per comprare una ventina di mele e dopo una breve sosta in un bar per un caffè, siamo andati in enoteca per acquistare 72 tappi di sughero.

Ritornati a casa abbiamo assoldato anche i figli di mio cognato ed abbiamo stappato il vino: tra barbera, dolcetto, nebbiolo e qualche bottiglia di bianco abbiamo riempito l'alambicco fino ad una trentina di litri con entusiastica partecipazione anche dei più piccoli:

Successivamente ho tagliato le mele acquistate poco prima e le ho lasciate cadere nel mare scuro di vino all'interno.

A quel punto abbiamo montato l'alambicco; abbiamo inserito un tubo che dalla fontana andava alla base del contenitore della serpentina ed un tubo che partiva dalla testa del contenitore e terminava al fondo del giardino. Dopo aver acceso una poderosa fiamma sotto l'alambicco alimentata da una bombola a gas abbiamo atteso pazientemente per almeno una mezz'ora che il contenuto si scaldasse.

Quando la temperatura del termometro ha iniziato a segnare i 72 gradi, un rigolo di liquido trasparente come l'acqua ha iniziato a scendere. Quella è la testa e va buttata perché altamente tossica per l'uomo. Ci siamo attenuti scrupolosamente alle istruzioni ed abbiamo scartato il prodotto fino al raggiungimento dei 75 gradi: a quel punto abbiamo potuto iniziare a raccogliere il brandy prodotto.

Grazie ad un semplice kit di misurazione dell'alcoolicità, ogni tre bottiglie riempite abbiamo misurato la percentuale di zucchero nel prodotto della distillazione.

Dai 65 gradi iniziali siamo passati progressivamente a 50, poi 40 ed infine quasi 30. Ovviamente non sono mancati assaggi del prodotto per verificarne la qualità ed il profumo della mela si sentiva molto intensamente ad ogni bicchierino!

Non nascondo che quella è stata una delle parti più divertenti del processo :-)

Il passaggio finale è stato il versamento in una piccola botte di rovere per donargli una colorazione più ambrata e farlo invecchiare smorzandone il carattere crudo della distillazione:

Il giorno dopo ci siamo ritrovati per pulire l'alambicco e riporlo in garage. Successivamente abbiamo preso la botte in cantina, abbiamo lavato le bottiglie utilizzate il giorno prima e abbiamo travasato il vino dalla botte con un imbottigliamento in una collaudata catena di montaggio.

Sono stati due giorni estremamente divertenti. Fare dei lavori manuali di tanto in tanto fa bene all'animo e non sono mancati assaggi, battute e spuntini con salame.

Direi che con questo weekend abbiamo sancito una tradizione con mio suocero. Questo è il secondo anno che ci prepariamo per il freddo inverno con questo piccolo rituale e spero davvero di poter perpetrare questa usanza per molto tempo avvenire!

NB: Tutte le fotografie presenti sono state scattare con il mio smartphone