L'erba del vicino cugino

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Un articolo interessante apparso sul post.it a firma di Ludovic Marin, nome sospettosamente francese, ci viene a spiegare che la Francia ha sorpassato l'Italia con l'ammontare del debito pubblico. O mon dieu. Infatti lo scarto non è molto, si far per dire, solo 300 milioni in più del nostro, ma questo non significa nulla, anzi loro rimangono i "buoni" noi i "cattivi".

Ma sarà vero? Marin si spertica in una serie di dati per poi ammettere che i francesi hanno sforato il famoso 3% praticamente per quasi tutta la totalità della vita dell'euro, mentre noi mai o quasi mai. Il risultato è che il mercato crede più alla solidità francese che quella italiana specie, a dire di Marin, per il governo attuale che potrebbe uscire dall'euro.

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Foto di Pexels da Pixabay

Direi che questo governo non uscirà dall'euro, Marin "può magnà tranquillo" forse quello dopo c'è da preoccuparsi. Ma al di la di congetture ed iperbole, il fatto concreto che lo stato francese abbia potuto sforare facendo debito non è per nulla secondario. Visto che quel denaro lo ha speso in ammodernamento di infrastrutture e servizi che gli consentono di mostrarsi solido proprio davanti al mercato. Cosa che noi non abbiamo potuto fare per la solenne stupidità (o forse avidità) dei nostri politici che si sono piegati a rispettare regole che proprio la Germania e la Francia hanno sostanzialmente promulgate e successivamente violate.

Macron era chiamato dall'Europa a rimettere i conti a posto, ma nel momento che ci ha provato il popolo francese, qui va detto decisamente più "cazzuto" di noi, gli ha risposto picche. I famosi Gilet Gialli sono andati avanti per mesi, non hanno fatto lo scioperello il venerdì pomeriggio, con quattro papaveri in testa al corteo a dire frasi di cui manco loro ci credono.

Ma il debito francese è pure taroccato, perché come è stato evidenziato in più sedi "internettiane" la Francia dispone di una moneta parallela, il franco CFA, dove regolarmente scarica a vario titolo ingenti parti del debito sovrano che poi vanno in qualche modo a discapito del popolo africano.

Come se non bastasse la signora Lagarde, francese anche lei, futuro capo della BCE, dovrà disinnescare la bolla delle "autocallables" ovvero una sorta di derivato tossico finanziario che esiste solo in Francia e sta assumendo dimensioni davvero preoccupanti. Sarà davvero stucchevole vedere come cercherà di far passare in cavalleria regole che hanno portato alla morte alcune delle nostre banche cooperative, e addirittura abbuonare l'enorme buco della principale banca tedesca, ma lasciare intatti nomea e debiti di quello italiano. Chiaramente con la compiacenza di giornali e giornalisti italiani. Perché se poco poco l'Italia alza la testa sul piano industriale ed economico, questi si ritrovano asfaltati in men che non si dica. E lo sanno benissimo.



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