Che la festa cominci...

(Immagine CC0 creative commons

E partiamo con il racconto di quegli ormai famosi 10 tornei, che caratterizzarono fortemente quel periodo, non che negli altri giorni non giocassi a THE, ma il mio pensiero era indirizzato e calamitato da quella mistica serie, che poteva dare una svolta significativa alla mia vita...

All'orario prefissato l'avventura incominciò, quasi scontato dire che cercai di dare il massimo e di esprimere il meglio del mio, seppur ancora relativamente giovane, livello di gioco, non ho rammarichi, non ho mani che, con il classico senno del poi, avrei giocato in maniera differente, nessun errore che potesse condizionare l'andamento anche di una singola tappa, furono tutti caratterizzati da una grande regolarità, in quanto in ben 8 dei 10 tornei finii nella zona premi, accaparrandomi poco più di un migliaio di dollari, purtroppo non centrai mai un tavolo finale, finendogli per 3 volte a stretto ridosso, ma procediamo anche in questo caso per gradi...

Nella prima tappa mi piazzai intorno al 50° posto, prontamente bissato da un altro piazzamento in the money nel secondo torneo, ricordo che già dalla 4°-5° tappa in classifica generale ero entro la ventesima posizione, il decimo posto non era molto distante, e non lo fu per tutta la restante durata delle 10 tappe, cercavo disperatamente di rosicchiare quei punti mancanti per salire su quel prestigioso treno che mi avrebbe portato a dare un taglio molto peculiare alla mia carriera pokestica, concretizzando brillantemente tutti gli sforzi e l'impegno che avevo avuto nei 3 anni precedenti...

Saltiamo direttamente alla fine dell'ottava tappa, quando risalii, grazie al 14° posto di giornata fino alla 15° posizione in classifica generale, e in un fazzoletto di punti c'erano altri 4 giocatori, una bolgia vera e propria si preannunciavano quelle ultime 2 tappe...

Introduco un personaggio, che reciterà un ruolo da protagonista nel prosieguo del racconto di quella competizione, arrivando a diventare come una sorta di vero e proprio amico virtuale, in quanto ci contattavamo spessissimo, soprattutto dalla quinta tappa in poi, tramite la chat privata della piattaforma di gioco...

Era di nazionalità polacca, caro @libertycrypto27 ti confermo che questa era a tutti gli effetti una poker-room mondiale, sotto al nickname di ciascun giocatore era indicata la provenienza, statunitensi, russi, francesi, inglesi, tedeschi, canadesi, ma anche brasiliani, argentini, indiani e persino un abitante di Niue, se volete divertitevi a vedere dove si trova questo minuscolo staterello...

Con lui instaurai un rapporto che durò qualche mese, finché non cessai di frequentare quella poker-room, a causa soprattutto di quello che successe nell'immediato seguito di quella competizione.

Si giunse alla nona tappa, che poteva essere cruciale per definire alcune gerarchie in classifica generale, ma non fu risolutiva, perché seppur fosse terminata in maniera abbastanza positiva a livello personale, in quanto mi piazzai al 22° posto di giornata, risalii solamente fino alla 12° posizione assoluta, una piccola manciata di punti mi separavano da quella meravigliosa 10° posizione, e indovinate chi era piazzato proprio in 11° posizione, a pochissima distanza da me?? Proprio il mio amico polacco, con il quale ebbi tutta una serie di lunghe conversazioni in chat, dove parlammo anche di un qualcosa, che tristemente si concretizzò nell'ultima, decisiva e risolutiva tappa....

Continua...