Le ragioni dell'emigrazione sono la guerra, l'amore o il lavoro.

Le ragioni dell'emigrazione sono la guerra, l'amore o il lavoro.
Tutto riinizia da lì per Lorenzo.
Il professore che invece di accordargli Parigi come destinazione per l'Erasmus, gli consiglia Ginevra, 6 mesi, 4 esami, una nuova lingua nel CV e un ponte verso l'ignoto.
Poi il breve ritorno a Firenze, intenso, un anno e mezzo, una serenata negli Stati Uniti finita dal giudice e poi il ritorno nella periferia francese di Ginevra per vivere insieme alla ragazza incontrata durante l'Erasmus, di cui si era perdutamente innamorato e della quale la sentenza del giudice gli vietava di avere contatti diretti. Un piccolo appartamento bello come un castello.

La speranza (L'Italia che verrà)

Un nuovo inizio non più da cuoco come a Firenze, nè da economo ambientalista visto che nel 2001 in pochi investivano in ecologia, ma un nuovo inizio da musicista, senza veramente sapere cosa volesse dire, una specie di patto con lui stesso. Suonava la chitarra dal 1989, quindi iniziò con l'impartire qualche corso di chitarra ai principianti.
Nel 2002 la morte di sua madre, poetessa, apre in lui nuove frontiere artistiche e invece di passare dallo psicologo decide di iniziare a scrivere canzoni e ad usarle per trasformare la sofferenza in qualcosa che si possa anche chiamare amore o simili. Nel 2003 si separa dalla ragazza con la quale aveva condiviso 5 anni della sua vita, scrive ancora nuove canzoni per accompagnare il suo cammino.
Il cammino lo invita ad innamorarsi due anni dopo di una sua allieva di chitarra, che poi diventa il padre di sua figlia e marito 6 anni dopo. Nuove canzoni accompagnano ogni colore disegnato sulla sua pelle e in risonanza con le corde vocali. E ancora nel 2008 padre una seconda volta, Lorenzo ci fa conoscere le emozioni nascoste dentro di noi nel vivere una vita ordinaria. Emozioni meravigliose con il tentativo di dare bellezza alla morte, all'amore che finisce, alla nostalgia dell'Italia, all'amicizia, alle cartelle dell'ufficio delle entrate, alla sofferenza, alla disperazione di non sapere chi siamo, alla miseria, all'emigrazione, all'essere padre, alla depressione e a tutto quello che ti farebbe credere che la bellezza non esista.
La poesia di Lorenzo ci accompagna, umile, sincera, unica, ci trasporta nell'Italia che era e che è rimasta soltanto nei cuori di noi emigranti, che siamo emigrati anche per difenderla dal tempo che cambia tutto, tutto tranne la poesia, perchè l'Italia si vede meglio da lontano. Un cantautore emigrante, con il quale condividerete la vostra infinita speranza
Perchè forse il vero emigrante è colui che è rimasto in Italia, che non ha potuto ancora vedere quanto è bella l'Italia da lontano, l'Italia dalle tante religioni, dalle tante civiltà, l'Italia che scorre nelle vene.

La musica

Buon ascolto