Quando casca la Corona

Dunque è di questa mattina la notizia che il Covid-19 (per gli amici coronavirus) è arrivato ufficialmente anche in Friuli Venezia Giulia.

Foto d'autore, da carrozziere va bene uguale

Le città con casi confermati sono Gorizia e Trieste, ma immagino che anche grossi agglomerati come Udine, terra di sagre di paese e feste d'ogni tipo, non sarà da meno.

Psicosi, paura, fine del mondo.

In realtà da parte mia no, paradossalmente c'è stata una 'pseudo quarantena' tutta la settimana scorsa, con coprifuoco, cinema chiusi, scuole chiuse, sale sportive specialmente pubbliche/comunali chiuse ma...negozi, luoghi di lavoro, fabbriche, ristoranti, bar, centri commerciali tutti aperti come nulla fosse.

Se c'è una cosa che ho imparato da questa crisi (che sia reale o meno) è che l'essere umano deve continuare a produrre per lo stato e per il PIL, indipendentemente da quanto sia grave per la salute pubblica l'emergenza.

Prima di dare una mia opinione del tutto personale in materia, vorrei rimandarvi ad un articolo di @corbettreport davvero molto interessante che ho avuto modo di leggere ieri sera.

Ovviamente c'è preoccupazione ora in queste zone ed è importante giocare sulla difensiva prendendo le misure necessarie a evitare il contagio.

A quanto ne so, dati provenienti da medici veri e propri, la pericolosità di morte del Covid-19 è più bassa di quella di una comune influenza stagionale.

Allora dove sta il vero problema?

Il problema del coronavirus risiede nella sua propagazione esponenziale, è infatti molto più contagioso del maledetto raffreddore invernale.

Ciò significa che, anche se per un uomo adulto sano probabilmente procurerebbe solo un fastidioso periodo di debilitazione (riconducibile appunto a una semplice influenza), è invece molto pericoloso per quella fetta di popolazione che ha già malattie debilitanti in corso o sistema immunitario debole (e.g. anziani).

L'allarmismo creato dai media si può considerare un vero e proprio attacco criminale alla collettività, procurato allarme, la notizia genera audience sfruttando la paura, genera attenzione, genera denaro...parlarne risulta redditizio ma per contro sfocia in una spirale dove la popolazione effettivamente non sa più che pesci pigliare e crea una realtà in cui si crede di essere arrivati all'apocalisse.

PAURA = CONTROLLO

C'è un passaggio nell'articolo che ho linkato alcuni paragrafi più sopra molto interessante e vi garantisco che sono le prime cose a cui ho pensato io stesso il giorno della notizia ufficiale proveniente da Wuhan/Cina ancora a metà gennaio.

Teorie della cospirazione molti sostengono, ma che fine ha fatto la pandemia d'influenza suina? La SARS, la MERS...vi ricordate della Mucca Pazza?

Non se ne parla semplicemente più e non è più nell'immaginario collettivo, questo è il dato oggettivo.

Tali 'emergenze' però fanno si che vengano stanziati fondi appositi per combattere il propagarsi del virus e la ricerca di cure o vaccini da parte di organizzazioni che hanno massimo interesse nello sfruttare una bella psicosi per creare qualche utile di bilancio.

Improvvisamente sembra anche che tutta l'attenzione si stia spostando da problemi economici legati al debito che cominciavano ad essere evidenti anche alla popolazione, all'emergenza coronavirus.

Capro Espiatorio perfetto.

Sicuramente sarà solo un caso che gran parte degli attacchi mediatici quando si tratta di queste epidemie sono indirizzati alla comunità cinese e alla Cina, o forse è perchè tutta la catena manifatturiera parte propio dal gigante asiatico?

Non c'è modo di confermarlo, ma dopo la guerra economica con gli USA, debiti pubblici alle stelle, mercati finanziari in bolla da oltre un decennio, sicuramente qualcosa che va ben oltre il coronavirus bolle in pentola.

Non mi sorprenderei se per coprire il prossimo default finanziario si desse la colpa proprio al Covid-19, dopotutto, non si può mica confessare alla popolazione che è in atto uno schema Ponzi insostenibile da oltre 100 anni ai loro danni.

Per una sola settimana di 'stop' (quale stop che TUTTE le attività commerciali sono continuate) in regione infatti si è stimato un calo degli utili completamente fuori misura con la realtà.

Allora in agosto quando la gente va in ferie 2/3 settimane e le fabbriche effettivamente chiudono che succede?

Un ulteriore riscontro negativo di questa psicosi creata dai media, controllati a loro volta dalla famosa agenda della globalizzazione, sarebbe quella di accomodare lentamente la percezione dell'individuo, il quale a quel punto, ritenendosi in pericolo, sarebbe disposto ad accettare condizioni di grave privazione delle libertà quali legge marziale, controllo costante della popolazione, vaccinazioni a tappeto.

George Orwell, 1984 quando la fantascienza non è poi più tanto fantasia.

Un gioco di causa, reazione e soluzione, prima dell'11 settembre 2001 si viaggiava serenamente con controlli basilari negli aeroporti e gli incidenti non si sono mai verificati, ma a seguito della tragedia del WTC (inside job o meno non è importante) ora si ha la scusante per rigirare come un calzino ogni proprietà del viaggiatore, per motivi di sicurezza.

Fateci caso è diventata ormai una norma a tal punto che le persone si sono 'abituate' all'idea di vedersi frugare nella borsa.

FAKE NEWS

Ed ecco che arriviamo al vero pericolo futuro, ormai le grandi aziende di Internet, Facebook, Amazon, Google in primis, utilizzano i dati delle persone, che ormai valgono più del petrolio, per manipolare notizie, eventi, realtà virtuale dell'individuo.

Fateci caso, lo scandalo Cambridge Analytica/Facebook ha sollevato un gran polverone eppure lo status quo non sta cambiando, a tal proposito ho recentemente ritwittato un post sulla vicenda che risale ad aprile 2018, dopo aver guardato il documentario "The Great Hack" su Netflix, proprio lo stesso periodo in cui l'iniziativa deletefacebookjoinsteemit iniziava a prendere trazione.

Screen d'autore

Il timore è che la scusa per "bloccare l'internet" a causa proprio delle fake news sia dietro l'angolo, in realtà non credo avverrà nulla del genere, le aziende in questione e i loro investitori, avrebbero fin troppo da perdere.

Ciò che però si può fare vista la natura centralizzata dell'hosting dei contenuti, è appunto un bel tabula rasa di quei content creators che non "rispettano le linee guida".

Più che linee guida non rispettate, direi che tutto ciò che va oltre alla narrativa di questi giganti dell'informazione, non merita attenzione e pertanto vengono bannati profili, post, video controversi...

Ritornando all'argomento Covid-19 che è il fulcro di tutto il ragionamento, in questi giorni ho visto shadowbanning di parecchi post sull'argomento, prima presenti su Twitter e Facebook e poi una volta condivisi spariti nel nulla.

Dal canto nostro, stiamo creando un internet dove non sarà più possibile giocare con le libertà (in questo caso di parola) delle persone, quando premerò il pulsante "Post" questo testo appena scritto rimarrà per sempre salvato in un blocco su un database distribuito processato da un witness votato dal mio stake, uno strumento davvero eccezionale.

Nessuno può più portarmi via ciò che ho scritto ed anche se volessi cambiare il testo, la copia originale rimarrà per sempre consultabile.

Ma, ma, ma...Steemit ha bannato thedarkoverlord...

Steemit è un'interfaccia ed una compagnia privata che possiede un sito web e un dominio che permette di leggere questo database più facilmente, senza la scomodità del testo puramente RAW, soggetta a delle leggi e dei regolamenti specifici, ciò non toglie che per consultare tale database esistono molti altri punti d'ingresso, fra i quali Steempeak.com e Busy.org, oltre che il block explorer stesso di Steem, steemd.com.

Siamo davanti ad un cambiamento epocale e chi si ritrova in questo mercato oggi, sta proprio dove la vera battaglia per l'informazione prenderà luogo, il Bitcoin ha decentralizzato il sistema bancario, Steem è pronto a decentralizzare l'informazione.

-Fede

10% dei rewards al post sono donati a @steem.dao