Alla scoperta del Kenya #Day 13 - Snorkeling e beach party

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La sveglia oggi suona poco prima delle 8: era da sabato scorso che non avevamo la necessità di metterne una. Oggi invece la giornata inizia prima, seppur con calma: abbiamo prenotato per stamattina un tour di un paio d'ore al largo della costa per fare snorkeling, vedere i coralli e qualche pesciolino. Forse non è il posto più indicato del mondo e la gente viene in Kenya più per gli animali da terra che per quelli da mare, ma per rompere la monotonia della spiaggia diamo una possibilità anche alla fauna marittima.

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La spiaggia come si presenta stamattina

Ci rechiamo al punto d'incontro alle 8.30, come indicato, e veniamo accompagnati a questa piccola imbarcazione con il fondo di vetro da cui possiamo vedere quello che c'è sotto di noi.

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Il gruppo in marcia

E' così che ci dirigiamo al largo, siamo 6 in tutto più i 2 componenti dell'equipaggio, uno che si dedica alla guida e l'altro al lavoro in acqua.
Dopo esserci allontanati dalla costa di pochi km, ci muoviamo verso nord per raggiungere il luogo designato per la nuotata. Verso la prima tappa, ci fermiamo un attimo perché il tipo che ci accompagna ha notato un gruppo di stelle marine e si tuffa per raccoglierle e farcele vedere: credevo fosse vietato e che ci fosse pericolo che morissero, ma in realtà non è così. Ne vengono raccolte alcune e ci vengono messe davanti, il capitano si ferma e ci racconta come sono fatte, il ciclo di vita e le severe pene a cui va incontro chi prova ad esportarle tra i bagagli, prigione compresa; ci viene anche spiegato come avviene il trattamento per coloro che vogliono in un certo senso "imbalsamarle" e venderle o trasportarle come ornamento: quando una stella marina muore, perde il suo colore e poi si separa in 5 pezzi, uno per ogni "braccio", andandosi poi a sgretolare o eventualmente a cristallizzarsi e rinforzare i coralli vicini. Per chi è senza scrupoli e vuole andare contro la legge, invece, il procedimento è di aprirle dalla parte inferiore tagliando i trasversalmente dove ci sono i minuscoli tentacoli per il movimento, inserire benzina all'interno e dopo poche ore la stella marina è morta, ma conserva colore e durezza. Come detto, se si è scoperti a trasportarne si paga una multa, si va in galera (in Kenya) e ci sono pene accessorie anche al momento del ritorno in patria. Inoltre, le stelle marine possono resistere fuori dall'acqua fino a due ora; in questo caso la spiegazione dura non più di 5 minuti, foto comprese, e la guida non indugia oltre nel restituirle al mare, con delicatezza ed in una zona piena di alghe e coralli, in modo che le stelle tornino alla loro normale esistenza. Siamo felici di averle viste da vicino, felici che siano tornate subito al loro habitat naturale e felici che ci siano pene severissime per chi si comporta male.

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Stella marina

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Stessa stella marina, ma da sotto

Dopo poco andiamo a sgranchirci le gambe in una zona di secca in mezzo al mare: siamo lontani dalla spiaggia, eppure l'acqua in alcuni punti neanche arriva alle caviglie. Scherzi del gioco delle maree, non durerà ancora a lungo.

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Lontanissimi dalla spiaggia, eppur si tocca

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Anche da qui si vede quanto siamo lontani e quanto il fondale sia basso

Ci dirigiamo quindi nella zona prescelta per vedere un po' di pesci e coralli: tanti pesciolotti colorati, niente di particolare rispetto a quanto già visto ad esempio in Messico ed Egitto, ma tutto sommato bello. Prima di iniziare, uno dei due accompagnatori si tuffa in acqua con un pezzo di banana in bocca e viene sotto il vetro della barca attirando tantissimi pesciolini in cerca di cibo:

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Un po' in controluce si riesce a vedere la guida circondata da pesci

Solo una volta sul posto scopro che non ci sono giubbotti per nuotare, ma solo un salvagente, che per me che sono un neofita del nuoto è un punto a sfavore. Alla fine però mi faccio convincere, metto la maschera e mi butto in acqua: non solo riesco a muovermi indipendentemente senza problemi, ma mi dovranno successivamente anche convincere ad uscire. Di seguito qualche immagine:

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Pesci nel traffico

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Un primo piano abbastanza ardito

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Un tenero pesciolino zebra, come lo definiscono qui

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Questo è invece un po' più grande e se ne sta in disparte

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Ricci di mare su coralli

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Io una volta realizzate le mie capacità di galleggiamento

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Intanto inizia a diventare nuvoloso ed il vento crea le prime onde

Torniamo a riva che sono circa le 11 e scopriamo che è stato organizzato un piccolo party sulla spiaggia: musica, palloni, sedie e giochi vari fino a poco dopo le 12, quando la marea inizia a salire ed è il momento di riportare tutto in hotel.

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Tati impegnata nel tiro alla fune

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Ed io, come al solito, con un pallone

Facciamo appena in tempo a recarci a pranzo che scatta il diluvio universale, oltre due ore di pioggia incessante e vento che praticamente manda a monte il pomeriggio: a parte trascorrere del tempo al bar, leggere e riposare, non c'è altro da fare fino a quasi le 19.

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Impegnato nella lettura

Ci prepariamo per la cena, che oggi è a tema Kenya, mentre fuori rimane ventoso e fresco. Anche lo show serale di un piccolo gruppo di una tribù Masai è ridotto all'osso, una ventina di minuti che non lasciano il segno prima dell'inizio di una serata disco, a cui preferiamo non partecipare, la giornata è stata lunga e preferiamo rientrare.

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Foto tratta dallo show serale

Una breve passeggiata al fresco della notte in riva al mare per ricordarci che questo in confronto a quello che ci aspetta tra due giorni è oro, siamo comunque sui 20 gradi e a breve ne troveremo circa... nessuno!

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Scopriamo intanto che nel capannone costruito in fondo all'ultimo hotel c'è un matrimonio in spiaggia

Speriamo che domani sia meglio, così da goderci l'ultimo sole e preparare le valigie per domenica, si torna a casa dopo due settimane piene che rappresentano anche l'ultimo caldo e le ultime vacanze dell'anno.

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Il bancone del bar a forma di prua di una nave


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