Recensione (no spoiler): I delitti di Valhalla

I delitti di Valhalla è una serie TV prodotta in Islanda e pubblicata quest'anno su Netflix che si dipana in appena 8 episodi tutti da gustare.

Si tratta di un thriller ambientato nei paesaggi dell'estremo nord Europa e che conduce lo spettatore in territori innevati ed a tratti incontaminati facendogli gustare con amaro realismo gli aspetti più bestiali dell'umanità.

La storia parte con una serie di brutali omicidi dei quali gli investigatori stentano a comprenderne il filo conduttore a parte il fatto che l'assassino deturpa gli occhi delle sue vittime post mortem. Piano piano la storia prende forma rivelando particolari sempre più inquietanti e retroscena abietti. L'assassino o gli assassini sono sempre un passo avanti alla polizia e questo particolare inquieta tanto gli investigatori quanto l'opinione pubblica.

Viene anche chiamato in campo un enigmatico ispettore norvegese per aiutare la squadra locale con le indagini. Nonostante i legami con quella terra che si scoprono episodio dopo episodio, costui riesce a legare con il capo delle indagini ed insieme a questa donna energica ed intelligente arriverà alla verità che risulta essere una pillola amara da ingoiare per tutti.

Le puntate sono un crescendo di colpi di scena che conducono lo spettatore ad un finale increscioso fatto di denaro, amicizie tossiche e pulsioni.

La serie TV è tristemente ispirata, con le dovute licenze artistiche, ad un fatto realmente accaduto nel 1940.

In questo periodo di quarantena forzata, è una serie TV che consiglio davvero a tutti!

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• Immagine di copertina con licenza CC0 Creative Commons da Pixabay