La Blockchain spiegata alla moglie apre un mondo sconfinato

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(Edited)

L'altra sera ero in auto con la mia compagna.

Stavamo ascoltando (suo malgrado) una vecchia puntata del Bitcoin Italian Podcast, una trasmissione che consiglio a tutti condotta da due ragazzi molto in gamba su Spreaker o Apple Podcast.

Ad un certo punto, Rikki e Guybrush iniziano a parlare di Monero. La mia compagna mette in pausa e mi dice:

Ok, fammi capire meglio che cosa è Monero. Un'altra criptovaluta simile al Bitcoin?

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Io ci penso un attimo per capire da dove partire e poi decido di riprendere il discorso dei due conduttori focalizzandomi sulla blockchain di entrambe ed esaltare la pseudo anonimità e la trasparenza di BTC e, viceversa, la maniacale protezione della privacy di XMR.

A questo punto abbiamo iniziato a disquisire sul perché io, detentore di un ipotetico wallet possa avere la necessità che tutti sappiano il mio saldo e le transazioni in entrata in uscita; è un po' come se sbandierassi al mondo la situazione del mio conto corrente no?

Personalmente adoro la mia compagna quando mi fa queste domande. Prima di tutto perché mi dà modo di testare le mie conoscenze (se sai spiegare in modo semplice un argomento allora lo conosci davvero) e poi perché adoro quando si incuriosisce su questi argomenti.

Ebbene le ho fatto l'esempio di una associazione che potrebbe voler far vedere quanti soldi riceve e soprattutto come li spende. Abbiamo poi parlato della fungibilità parziale di BTC e totale di XMR. Le ho spiegato le tecniche su Bitcoin per mascherare le transazioni come il CoinJoin ed il Whirpool; abbiamo fatto i dovuti paragoni con il contante e l'Euro quale moneta elettronica a corso legale.

Sono passati quasi 40 minuti ed alla fine siamo arrivati a destinazione.

Il succo del discorso è che mi sono realmente reso conto di quanto Bitcoin non sia solo una moneta da speculazione. Quando parli di questo argomento, se decidi di approfondirlo, ti si aprono mille scenari, mille prospettive che prima non avevi mai considerato, mille temi ai quali non avevi mai pensato.

Approfondire le cryptovalute in generale ed il Bitcoin in particolare, ti fa capire molto del mondo in cui viviamo. Almeno dal punto di vista economico finanziario.

Concetti come la fungibilità, la tracciabilità, la trasparenza, l'immutabilità percorrono strade differenti da quelle che siamo abituati a contemplare e tutto questo e fantastico. Ti rende più consapevole e quindi più libero.

Secondo me dovrebbero spiegare le cryptovalute nelle scuole. Forse i bambini di oggi che saranno gli adulti di domani, potrebbero guardare la banconota che gli dà oggi un genitore ed un domani un cliente o un datore di lavoro con occhi differenti. Sempre che... un domani le banconote esistano ancora.

PS: la conclusione è stata:

Interessante ma... dovremmo approndire il discorso...

Ed io:

Ottimo. Non chiedo di meglio... Devo continuare a studiare :-)

Origine delle immagini:

  • Foto di copertina scattata dall'autore



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11 comments
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Mi fa sempre un po' di rabbia e produce un po' di delusione sentir parlare di bitcoin in termini speculativi. Non è nato a questo scopo che ne sta snaturando la vera natura. Sono consapevole del fatto che la gran parte delle persone lo vedono come uno strumento speculativo, ancor peggio sperando in rapidi arricchimenti, ma il fatto di esser una maggioranza non significa che siano dalla parte della ragione.

Mi domando, cosa intendi per "fungibilità parziale di BTC e totale di XMR".

Il BTC è perfettamente fungibile e non capisco perché lo consideri solo parzialmente tale. Ricordo che per un bene, quindi anche una moneta, fungibilità significa che ogni singola unità può esser sostituita da un'altra singola unità in maniera perfetta senza differenza di valore (ad esempio una banconota da 11 dollari vale come qualsiasi altra banconota da 11 dollari). Quindi non capisco perché secondo te bitcoin sia solo parzialmente fungibile e la differenza che sottendi con Monero.

In realtà c'è un motivo tecnico per cui non lo sarebbe al 100%, ma è talmente sottile che non credo che ti riferisca a quello. Vediamo se è così ;)

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Ciao @garlet e grazie per il prezioso approfondimento.

Prima di tutto, per quanto riguarda la maggior parte delle persone, penso che la fetta di popolazione che realmente si è avvicinata a BTC è ancora piccolissima. Penso che la speculazione sarà argomento per i prossimi 10... 15 anni? Ma poi a poco a poco, BTC verrà visto dalle persone per lo strumento che è. E' solo questione di tempo insomma.

Per parziale fungibilità intendo che se un wallet Bitcoin viene utilizzato per traffici illeciti (qualsiasi essi siano, droga, armi, persone etc.) ecco che alcuni Exchange oppure alcuni utenti/aziende in futuro potrebbero rifiutarsi di accettare transazioni da questi wallet. Certo, ad oggi questa cosa è implementata soltanto da alcuni Exchange (nemmeno tutti) ma comunque mina la fungibilità della moneta. Da qui il discorso del CoinJoin e del Whirpool.

La completa trasparenza potrebbe portare anche allo svilupparsi di questo fenomeno.

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Ah ok, quindi non parlavi di vera e propria fungibilità, che è un concetto per preciso dal punto di vista economico, ma di una sorta di funzionalità.

Da questo punto di vista sono d'accordo con te. Son più che convinto che i Governi arriveranno al punto di riconoscere l'utilizzo delle crittovalute richiedendo l'associazione persona <--> wallet, probabilmente con l'indicazione del (o dei) wallet nella dichiarazione dei redditi, come si fa con i conti bancari, e che le operazioni verranno considerate legali solo se avvenute tramite questi wallet registrati e che tali wallet possano operare solo nei confronti di altri wallet registrati, pena sanzioni.

Dal punto di vista economico invece fungibilità di un bene o servizio significa come dicevo una cosa precisa: ogni unità di bene è perfettamente identica dal punto di vista funzionale ad un'altra. Se ti presto una banconota da 10 euro tu puoi considerare saldato il prestito restituendomi un'altra qualsiasi banconota da 10 euro e non necessariamente la stessa identica. Per questo non capivo perché non considerassi perfettamente fungibile il bitcoin.

In realtà c'è una sottigliezza tecnica per cui non lo è al 100%, ma è davvero una sottigliezza ben poco conosciuta e quindi mi sembrava strano che ti riferissi a quella. Ma già che ci siamo la spiego. Come sicuramente sai ogni transazione in bitcoin ha un costo in fee che vengono pagate ai miner che sono coloro che convalidano i blocchi. Questo costo alcuni wallet permettono di fissarla, mentre altri no, adottando quello di mercato in quel momento. Questo costo percentuale dipendente non dalla quantità di bitcoin spostati ma dal loro peso in byte, cioè dal loro "ingombro" nella catena di blocchi. Più è pesante la transazione in byte più è alta la percentuale in fee richiesta. Poi ovviamente questa percentuale si applica all'importo e quindi conta anche l'entità di questo. A scriverlo è forse complicato ma un esempio può rendere più chiaro e quindi faccio un esempio numerico con numeri del tutto sballati ma che indico solo per dare chiarezza al concetto.

Supponiamo che tu abbia una transazione di 10 bitcoin che abbia un peso di 100 byte. La fee applicata supponiamo sia dell'1%, quindi pagherai 0,1 bitcoin di commissioni (l'1% di 10 bitcoin mossi).

Il giorno dopo potresti avere una transazione di 1 bitcoin che però abbia un peso di 200 byte (quindi pur essendo un decimo in valore abbia un peso doppio). La commissione in questo caso potrebbe essere dell'1,5%, quindi pagheresti 0,015 bitcoin.

Qual è il nesso fra questo ragionamento e la fungibilità?

Viene fuori dal fatto che il peso in byte della transazione NON dipende dalla quantità di bitcoin che muovi, ma dalla "storia" che ogni satoshi della transazione si porta dietro. Ogni transazione infatti viene annotata nella blockchain e nel tempo creano uno storico che ripercorre tutti i passaggi di proprietà di ogni satoshi. Questo crea appunto un ingombro in byte. Significa che un satoshi creato 10 anni fa ha, probabilmente (non è sempre vero in assoluto), una storia più pesante di uno minato oggi e quindi una sua appartenenza ad una transazione può appesantire la transazione stessa e quindi in proporzione aumentare i costi della transazione stessa. Questo spiega perché un bitcoin "vergine" come si chiamano quelli venduti per la prima volta da un miner che l'abbia appena prodotto, sia più "prezioso" di un bitcoin con 10 anni di età. Quindi in pratica non è, tecnicamente, vero che ogni bitcoin è identico ad un altro. Ovviamente le differenze sono molto molto più microscopiche di quelle che ho fatto nell'esempio ma non sono del tutto trascurabili. E' per questo ad esempio che muovere i satoshi ottenuti dalle ptc, a volte ha costi che sono superiori a quelli di muovere interi bitcoin,con transazioni di milioni di euro. I primi infatti hanno spesso una storia molto travagliata, fatta di tantissime microtransazioni e si portano appresso uno storico molto pesante in termini di byte, tanto più incidenti rispetto all'importo totale movimentato. Se vogliamo usare un'immagine metaforica possiamo assimilarli ad una banconota molto usata e logorata che a volte si fa fatica a dar via perché la controparte non vuole accettarcela, cosa che immagino sia capitata un po' a chiunque.

Spero di non averti annoiato troppo con questa spiegazione, che magari già sapevi,ma che forse potrebbe esser utile ad altri, anche se più che altro è una curiosità, oltre che un approfondimento sulla conoscenza di queste nuove crittovalute con cui sarà bene cominciare a prender mano seriamente.

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Non mi hai assolutamente annoiato e si conoscevo già il discorso degli UTXO “vecchi” e “nuovi” ma non li associavo alla fungibilità quindi ti ringrazio a nome di tutti dell’approfondimento.
Sicuramente le criptovalute ci riserveranno scenari differenti a quelli conosciuti attualmente...

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Ma quante ne sai? Complimenti per la spiegazione.

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Ehh @robibasa con gli anni si accumulano conoscenze: è tutta colpa dell'età! 😁

Seguo il bitcoin praticamente da quando nacque o pochissimo dopo, ed ho cominciato a averne dal 2013. Mi hanno da subito affascinato, non dal punto di vista speculativo, ma come strumento di libertà e sotto l'aspetto sociale per le enormi potenzialità (a cui poi ovviamente seguono quelle dal punto di vista economico, ma senza le prime non potranno esserci le seconde se non per estemporanee fiammate speculative).

Ho sempre continuato a seguire per passione le evoluzioni sociali del bitcoin ed in minor misura delle crittovalute in generale, soffermandomi sotto gli aspetti, per così dire, "filosofici", mentre dal punto di vista tecnico sono molto molto arrugginito e conosco poco le novità, perché le vicissitudini della vita me ne hanno allontanato purtroppo. Ma al tempo penso di poter dire, senza paura di esser smentito, che fossi uno dei più esperti italiani sull'argomento, anche perché eravamo veramente pochissimi.

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@vittoriozuccala Sei fortunato che la tua compagna mostri interesse per il mondo delle crypto e dei meccanismi che le governano.
Io ancora sto cercando di convincere mia moglie semplicemente a postare su Hive ma senza risultati...chi la dura la vince e prima o poi ci riuscirò ;)

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Piccolo consiglio. Inizia dai concetti di base. Piccole domande. Sai che i soldi che depositi in banca non sono tuoi come regolato dal codice civile? Sai che per ogni euro non esiste un controvalore in oro depositato? Sai che l'euro è una moneta elettronica? Sai che puoi portare 50.000€ in BTC ovunque tu vada senza doverli dichiarare o senza paura di essere derubata. Poche domande, al momento giusto, quando capita l'argomento. Penso che sia importante minare le convinzioni che tutti hanno (io compreso prima di iniziare a studiare BTC) prima di parlare di criptovalute. E poi magari leggi dei libri o ascolta dei podcast quando c'è lei. La mia compagna ha iniziato a interessarsi quando vedeva che leggero Mastering Bitcoin perchè ha capito che per me non era solo speculazione o un gioco ed allora ha iniziato a porsi degli interrogativi.
Comprendo tua moglie che non scrive su Hive se non vede ritorni. E' normale. Se lo vede solo come qualcosa con cui guadagnare e non vede il guadagno... beh la conclusione è scontata: ma a che serve...?

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Sono contento per te, io con mia moglie tocco l'argomento ma vedo che si spegne dopo uno barra due minuti. !BEER

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You need to stake more BEER (24 staked BEER allows you to call BEER one time per day)

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Congratulations @vittoriozuccala! You have completed the following achievement on the Hive blockchain and have been rewarded with new badge(s) :

You distributed more than 39000 upvotes. Your next target is to reach 40000 upvotes.

You can view your badges on your board And compare to others on the Ranking
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