Quando il virologo disse...
No vax, no mask, no brain.
Abbiamo visto di tutto in questo periodo.
Nessuno di noi, nessuno al mondo è stato esente da questa bolla globale nella quale ci stiamo trovando.
La seconda ondata pare aver colto di sorpresa tutti.
Governi e cittadini.
Non gli scienziati.
Oggi si parla di vaccino e via un'altra guerra.
A suon di dichiarazioni, le grandi industrie farmaceutiche stanno annunciando i proprio vaccini.
Elisir di lunga vita che serviranno a battere questa bestia.
Molti medici si interrogano sui dati.
Dove sono?
Quando saranno messi a disposizione di tutti?
Dubbi legittimi, puntualmente strumentalizzati.
Crisanti è diventato il nuovo Zangrillo.
Una tempesta mediatica si è abbattuta sullo scienziato romano.
Poteva e doveva evitare simili uscite?
Secondo me si.
E' una questione di opportunità.
Meglio non lanciare messaggi che il "popolino" possa leggere in modo sbagliato e adottare delle pratiche fai da te.
Son daccordissimo su questa linea.
Lo ero quando Zangrillo disse che il virus era clinicamente morto, lo sono adesso che Crisanti si è detto scettico sul vaccino a Gennaio.
C'è però una differenza.
Le parole di Zangrillo sancirono, de facto, il liberi tutti.
Quelle di Crisanti, al più, rischieranno di rallentare la corsa al vaccino.
Inoltre, nel merito, Crisanti ha detto cose di normale buon senso.
Il vaccino arriverà e non vi è ragione alcuna per dubitare che funzioni, cosi come annunciato.
Ad oggi, però, non ci sono dati che si possano analizzare in concretezza.
Crisanti vorrebbe guardare prima i dati e poi valutare il da farsi.
E' un'idea cosi malsana?
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Si però è grave. E' inutile che diamo la colpa a Conte o chi diavolo ci poteva essere al suo posto. Le decisioni le deve prendere in base alle informazioni che il mondo scientifico e medico gli deve dare, non ci sono storie su questo. Se stanno a fare sto casino pure loro... i primi no-mask sono stati proprio loro, a marzo ci dicevano che le mascherine erano addirittura pericolose. Non voglio assolutamente giustificare i negazionisti, anzi tutt'altro, ma che ci sia una confusione e disorientamento nella cittadinanza questa volta non è colpa della politica.
Assolutamente daccordo.
Poi vedo le regioni dello "sci" che alzano la voce per riaprire nella giornata del picco dei morti e ...alzo le mani..