Cinema e teatri: giù il sipario.

E cosi sarà semilockdown.
Contenti quelli che volevano chiudere.
Felici quelli che volevano tenere tutto aperto.
O forse, scontenti tutti?
A giudicare dalla prime reazioni, il nuovo dpcm ha scontentato tanto e accontentato tanto allo stesso tempo.
Chi è stato colpito è furioso e spera che il ristoro promesso arriverà.
Chi non è stato colpito dalle chiusure mirate tira un sospiro di sollievo, sperando di non ammalarsi nel frattempo.
Piaccia o no qualcosa andava fatto.
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Forse andava fatto prima.
Forse andava fatto meglio.
Forse le cose vanno interpretate ancora meglio, ancora più dettagliatamente.
Fatto sta che oggi siamo nuovamente in semilockdown, sperando che presto possa arrivare la cavalleria a salvarci con delle cure mirate e diffuse.
Fino ad allora questa sarà la nostra nuova normalità.
Sacrifici enormi che serviranno fra qualche mese, quando tutto questo sarà finito.
In tutto ciò, però, una misura più delle altre sta facendo discutere.
La chiusura di cinema e teatri.
Cosi come le palestre e i centri benessere anche questi luoghi di aggregazione culturale, da oggi, resteranno chiusi in Italia fino al 24 novembre.
E' una misura che si ripete, dopo quello che era accaduto la scorsa primavera.
Giù il sipario.
Niente film, zero spettacoli, addio popcorn, addio tenda rossa e poltrone comodissime sulle quali sedersi ed applaudire il proprio regista o il proprio attore preferito.
Chi di voi ha avuto il piacere di recarsi al cinema o al teatro in questi mesi di post lockdown saprà che le condizioni all'interno delle sale sono più che accettabili.
Distanziamento perfetto.
Locali molto grandi.
Rispetto delle norme.
Non si capisce perchè ci sia stata questa assoluta sicurezza nel voler chiudere luoghi sacri di una civiltà come la nostra.
Il ministro Franceschini ha lasciato intendere che il motivo non sta in quello che accade all'interno dei locali ma in come la gente arrivi nelle sale.
I trasporti pubblici si stanno dimostrando il vero tallone d'achille in questa fase emergenziale.
Tutte le misure sembrano essere mirate a non congestionare i trasporti.
D'altra parte c'è chi fa notare che neppure la seconda guerra mondiale aveva causato la chiusura dei cinema e dei teatri.
E' indubbio che il messaggio che riceviamo in questi casi risulti davvero pessimo.
La pandemia ci sta costringendo a scelte drastiche e assurde.
Giustificate?

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1 comments
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L’obbiettivo è distruggere l’economia, non ha alcun senso medico chiudere un ristorante all’ora di cena mentre all’ora di pranzo (con la ressa di lavoratori in pausa) lasci aperto.

Stessa cosa vale per palestre e piscine, lo sport è una delle attività basilari per mantenere il sistema immunitario funzionale e reattivo oltre che prevenire sedentarietà e sovrappeso.

Non è servito nemmeno l’ok dei NAS, era palese che avrebbero chiuso a prescindere, perché è quello che sono pagati per fare dal FME.

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