Il gioco della cacca sotto i piedi.

Il gioco della cacca.

Questo gioco serve ad insegnare ai bambini già da piccoli come va la vita.

Vieni bendato e devi camminare a piedi nudi cercando di non pestare la merda.

Capite l'analogia?

Alla cieca nella merda!

Comunque, la cacca è fatta di didò, la plastilina dei giovani, ai miei tempi c'era il pongo che prima di poterlo lavorare lo dovevi scaldare per mezz'ora, poi era ora di fare merenda, tornavi ed era ancora più duro di quando lo avevi preso in mano la prima volta ( questo anche in adolescenza, ma stiamo parlando di altro ).

Oppure c'era il das.

L'ho sempre odiato il das.

Se aprivi la scatola dovevi essere sicuro di quello che andavi a creare, altrimenti, se ci pensavi 5 minuti in più, ti trovavi in mano una piastrella.

• figa... e adesso?

Pensavi...

Ma la tua creatività di bambino prendeva il sopravvento, quindi la pitturavi tutta e...

• Mamma, mamma, ho fatto una piastrella col das!

• bravo amore mio!

Immagino adesso giocare al gioco di cui sopra con le merde fatte col das.

Caviglie fatturate, schegge nei piedi, unghie spezzate, cani che si mordono la coda, spinner, cavalli a dondolo, lobi delle orecchie che sanguinano.

Dovevano inserire nella scatola, oltre che alle formine, il tappeto e il libretto di istruzioni, anche cerotti e mercurio cromo, che tra l'altro io non ho mai usato, mia mamma andava direttamente di alcool denaturato rosa e cotone, infatti a quarant'anni ho una soglia del dolore invidiabile.

Se la cosa prende piede in casa mia, propongo a tutti una bellissima sfida alzando la posta in gioco, ci siamo appuntamento nel mio giardino una domenica, ma la sera prima tutti dobbiamo aver mangiato tantissimo.

Poi a turno... devo andare avanti?

Oppure l'idea vi ha già allettato così?

Secondo me vi piace già senza che vada oltre.

Cioè, se uno mi raccontasse sta storia e poi mi piazzasse un mezzo invito del genere mi fonderei nel suo giardino a fare la cacca per poi bendarmi e giocare a pestarla.

Mmmmhhh vi ho svelato il finale.

Ah, farei anche una bella merenda, pensavo a delle belle palle di profitterol.

Yummy.