Il basa e la musica 7

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Continuiamo con il settimo capitolo della storia, siamo arrivati al periodo clou per me, quello dove finalmente decido cosa fare ed inizio ad incontrare le persone giuste.
O per lo meno quelle che poi mi hanno accompagnato per un po nella mia avventura musicale.
Visto che adesso ( nell'arco temporale della storia ) inizia ad entrare in gioco la tecnologia, mi devo soffermare un attimo sul mio registratore portatile e poi sul multitraccia a cassetta per dovere morale.
Il registratore portatile di mia nonna, mi è servito per registrare le idee che mi venivano al momento, spesso, cosa assurda da pensare in questo periodo dove abbiamo tutto e subito nel palmo della mano, dovevo correre letteralmente a casa perché avevo in mente una melodia e non dovevo dimenticarmela assolutamente.
Non potevo parlare con nessuno perché altrimenti mi sfuggiva, come canta giustamente Vasco.
' le canzoni nascono da sole sono come i fiori, e a noi con resta che scriverle in fretta sennò poi svaniscono... ( poi fa una pausa e ti dice la nuda e cruda verità, quella nuda e cruda verità che ogni artista slash cantante slash musicista sa bene e teme più di ogni altra cosa ) cioè... e non ritornano più. '

Il pezzo tra le virgolette contiene una citazione del brano di Vasco ( devo dire il cognome? No perché comunque è anonimo ed uguale a quello di Mario... anzi forse sono fratelli ).

Su quel registratore c'ho buttato le basi.
Poi ho raccolto anni dopo con un po di tecnologia in più.
Infatti col pc e le schede audio, tutto quello che avevo fatto su cassetta l'ho riversato su disco fisso.

In quel periodo iniziavano a girare a prezzi abbordabili ( per uno che era appassionato ) dei sistemi di registrazione da casa, dei mixer con memoria interna per salvare le tracce direttamente su disco, poi però per esportare il mix si doveva comunque far uscire il suono dai cavi jack per ' riversare ' tutto su pc o nastro.
Il limite delle prime schede audio era appunto il problema di non poter registrare più di uno strumento stereo alla volta.
Si poteva ingannare ( cosa che facevano tutti ) il pc suonando due strumenti mono contemporaneamente sui due canali distinti della scheda audio, tipo una voce ed una chitarra.
Poi con il pampottaggio ( termine derivato dal pampot dei canali e poi utilizzato da tutti come parola vera, tipo scopamica ) si andava a sistemare e raddrizzare i canali che erano proprio due piste separate e ben distinte.
I mixer di cui parlavo prima invece, offrivano l'opportunità di utilizzare più canali simultaneamente, questo permetteva la registrazione di quegli strumenti tipo la batteria che richiedono più microfoni per una corretta performance.
Ricordo le prime registrazioni fatte con il pc e la scheda audio, la batteria l'avevamo soprannominata la batteria di cartone.
Ma non anticipiamo i tempi, questo è un periodo post questo post, quindi non voglio anticipare i tempi.
Tra il mio registratore ( di mia nonna ) e il pc, di mezzo c'è stato il multitraccia a cassetta.
Per capire un po come funziona cercherò di spiegarmi in maniera semplice.
Le cassette hanno quattro canali sul nastro che possono essere impressionati.
Questi canali possono essere letti uno alla volta, anzi vengono letti uno alla volta dal lettore e mandati uno per ogni orecchio.
Ovviamente, sulle cassette, le quattro piste servono per il lato a ed il lato b quindi vengono lette a due a due.
Se spostssimo la testina sentiremmo al contrario quello registrato sull'altro lato.
Ovviamente i registratori stereo sono calibrati per registrare esattamente sui due canali che poi verranno riprodotti mentre lascia stare quelli dell'altro lato.
I canali sono due per creare l'effetto stereo.
Questo permette di registrare e poter scegliere l'orecchio sul quale far sentire lo strumento.
Provate ad ascoltare molte delle canzoni rock che poi vi piacciono.
Ascoltare prima con un orecchio, appoggiando una cuffietta, poi provate ad ascoltare con l'altra, noterete che si sentono altri strumenti e spesso quelli che ritenete preponderanti, finiscono per essere sommersi dagli altri strumenti che con due cuffie risultavano nascosti.
Questo è opera del mix.
Per questo ho sempre odiato quando, appena usciti gli auricolari, sul pullman mi chiedevano una cuffietta per ascoltare la musica.
Fiiiiiiiiiga che nervoso.
Molto meglio le cuffie grandi, così hai la scusa per non prestarle a nessuno.

Barboni.

Molte canzoni dei Beatles erano registrate con la batteria tutta da un lato.
Durante il mix quindi si sceglie dove far sentire ciò che è stato registrato su di un canale, così in uscita verrà ascoltato o solo da una parte, o solo dall'altra oppure un po di più di qui o di li... o addirittura in centro.
Quando si passava una registrazione senza pampottaggi, questa si sentiva in eguale parte sia destra che a sinistra.
Non importa quante piste sto riversando sulla casetta, verrà comunque messo tutto su due piste.
Il ragionamento del tao.
Immaginate il tao senza i puntini bianchi e neri all'interno.
Canale destro tutto bianco canale sinistro tutto nero.
Una chitarra suona a destra mentre un'altra tutta a sinistra.
Col mix possiamo decidere quanto far sentire la chitarra nera sul canale bianco e quando la chitarra bianca sul canale nero.
Intendiamo e diminuiamo i pallini in mezzo.

uqdciw.jpg

Il multitraccia a cassetta, qui sopra raffigurato egregiamente in bianco e nero proprio per dare l'idea del vcchiume che era, aveva quindi 4 piste a disposizione, date dal limite di piste presenti nella cassetta.
Le registrava separatamente tutte da un lato.
Quindi dopo aver registrato le quattro tracce, se si inseriva la cassetta nel mangianastri tradizionale si sentivano le prime due tracce ben distinte una per ogni orecchio, mentre le seconde due tracce nel lato b girando la cassetta ma al contrario come i dischi satanici.
L'unico modo per ascoltare le tracce corrette era nel multitraccia stesso e poi tramite cavo stereo riversare il mix in un altra casetta che questa volta veniva registrata stereofonicamente in modo da essere ascoltata ovunque.
I 4 canali potevano essere messi a destra a sinistra o un po di qua e un po di la...
Roba antica visto che adesso siamo al sette più uno.
Pensate a guardare un film porno col sistema surround 7.1
Arriva il tizio da dietro e ti dice.
' ora te lo butto in culo. '
Figa io mi spavento.
Per fortuna i film porno li guardiamo tutti a basso volume sul telefono ( più che altro per non spaventarci ).



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