La poesia di Hamza

Ciao a tutti amici,
ho ridotto la frequenza dei miei post non solo per mancanza di tempo ma anche perché stavo diventando troppo monotono.

Ognuno nel suo diario parla di ciò che vuole, sia chiaro, ma io vorrei variare le tematiche, visto che ne ho la possibilità ma mi ritrovo spesso a parlare delle solite cose, perché mi piacciono e perché mi viene facilissimo parlarne.
In quei casi, scrivere post lunghissimi non è nemmeno un peso.

Preso dall'idea di preparare qualche post nuovo e diverso, sono andato a cercare il mio hard disk.

Ormai non conservo più nulla nel PC. Possiedo un hard disk bello spazioso e ho deciso di alleggerire il PC in modo che non perda troppo in termini di prestazioni, visto che non è più un next-gen.

Il mio hard disk è un insieme confusionario di video, film e foto. Più volte ho provato a fare ordine ma ogni volta ho lasciato perdere dopo poco tempo.

Stavolta ho intenzione di riprovarci, buttando sulla blockchain tutto ciò che posso, in modo che rimanga indelebile e rintracciabile anche qualora dovessi perdere del materiale.

Avendo iniziato tardi quest'attività, oggi voglio mostrarvi una foto, che non è una semplice foto ma una sorta di dedica/saluto da parte di una persona che ho conosciuto anni fa.


IMG20150322WA0008.jpg

Immagine di proprietà dell'autore.


Nel 2012 ho trascorso una settimana a Cracovia grazie a un progetto che si tiene a livello nazionale, chiamato Treno della memoria.

Non so se ne avete sentito parlare. Il progetto è nato per sensibilizzare sulle tematiche del razzismo e di tutto ciò che ruota attorno alle vicende della Germania nazista e di ciò che ha fatto al popolo ebreo ma non solo. Le vittime sono state, infatti, di vario tipo: zingari, oppositori politici, omossessuali e via discorrendo.

Ogni regione italiana doveva selezionare una "delegazione" di studenti da mandare in questa avventura. Gli studenti dovevano essere maggiorenni. Io venni scelto dopo aver passato un esame attitudinale svolto da quelle che sarebbero state le nostre guide durante tutto il viaggio.


Parlerò della mia avventura in Polonia in un altro post.

Ho perso tutte le foto che avevo fatto, mi sono state rubate da un fotografo provetto.
Durante il viaggio di ritorno gli chiesi di conservale in una memoria per poi spedirmele una volta arrivato a casa.

Non ho più visto quelle foto, che sono state macchiate dalla sua firma digitale del cazzo.


Per sensibilizzare maggiormente la popolazione su più fronti, hanno partecipato al viaggio non solo studenti ma anche carcerati.

Per sette giorni sono stato a contatto con due ragazzi carcerati. Il primo, minorenne, finito dentro per aver accoltellato un individuo. Il secondo, maggiorenne, finito dentro per detenzione.

Hamza, la firma che vedete in foto, è il secondo, il ragazzo con cui ho stretto di più.

Le prime ore a contatto con questi ragazzi sono state cariche di sospetto, poi piano piano tutto il gruppo si è sciolto e ha deciso di dar loro una possibilità.

Vi dico la verità, ho parlato pochissimo con l'altro ragazzo.

Una cosa è finire dentro per detenzione, un'altra è finire dentro per omicidio.



Non so che fine abbia fatto Hamza.
Non ricordo nemmeno la sua faccia e la sua voce.
L'unico ricordo che ho di lui è questo pezzo di carta in cui scrisse queste poche parole, impegnandosi a rendere il tutto una "poesia".

La scrisse in pochi secondi, mentre eravamo in treno, diretti verso casa.

Dopo sette giorni passati con sconosciuti, avevamo deciso di scriverci delle dediche su un diario che ci era stato consegnato, per registrare i ricordi di quell'avventura.


Sul momento la reazione fu di sola ilarità.
Più avanti ho ripensato a quanto potessero essere profonde quelle parole.
Una vita rovinata per un paio di grammi.
Era il 2012, probabilmente adesso per un paio di grammi nemmeno ti denunciano.
Ti prendono la roba e la buttano nel cestino.

La galera è lunga

  • non posso immaginare quanto, tutti i giorni sono uguali

La f++a manca

  • questo non mi sorprende, vabbé 🤣

Sul c++o scevola

  • risaputo passatempo a quelle latitudini, meglio che andare a importunare i simili in bagno 🤡

E la mano stanca

  • ogni lavoro causa stanchezza fisiologica, immagino


Non ci rivedremo mai più, Hamza, ma oggi ho immortalato la tua poesia sulla blockchain.

Non mi va di andare oltre, preferisco un post breve e conciso così come è stata la nostra avventura e come è stata la tua poesia.



0
0
0.000
2 comments