Quando la furia si incanala in certi binari...

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Immagine CC0 creative commons

Quando mi incazzo è molto facile che il mio linguaggio diventi colorito, spesso scivola rapidamente nel volgare e nello scurrile, è insito nelle sensazioni che sto vivendo in quel preciso momento, ed è quasi normale per me, il problema c'è quando mi incazzo senza dire neanche una mezza parola volgare, perché la situazione è molto, molto, pesante...

E' successo, qualche tempo fa, quando in seguito a una situazione balorda in cui era infilata suo malgrado una persona a me carissima, improvvisamente, un pomeriggio, mi vedo arrivare una telefonata sul mio cellulare...

Non conoscevo quel numero, possiedo ancora una grande memoria visiva, mi sembrava la prima volta che comparisse a video, non sbagliavo, era proprio la prima volta...

"Pronto??"

"Pronto, parlo con .....(mio nome e cognome)??"

"Certo, chi parla?"

"Il nome di Fulvio (nome e, fra poco, cognome, di fantasia...) le dice qualcosa??"

Boh, sarà un mio cliente, conosco tante persone, diverse da anni e non so nemmeno il loro nome...

"Fulvio chi, scusi?"

"Fulvio, Fulvio Calvalcanti..."

Buio totale, zero assoluto, brancolavo nel buio, e lo feci presente..

"Scusi ma non ricordo..."

Il tono di voce di questa donna allora assunse una sfumatura che non mi piaceva per nulla, ripeté un paio di volte per nome e cognome e lo associò alla persona a me cara, improvvisamente si accese la lampadina...

Ero stato avvisato, della potenziale invasività di questa persona che mi ritrovavo dall'altra parte della cornetta, che avrebbe potuto addirittura telefonarmi, ma non pensavo proprio lo facesse, che avesse una tale faccia tosta, fu un fiume in piena, mi disse inizialmente tante di quelle cose che facevo fatica a dire 2 parole di seguito, allusioni, insulti più o meno striscianti, riferimenti, allusioni, il tutto ancora gestibile, anche se stava andando in una zona un po' pericolosa, lo sentivo, a pelle, per cui stava cercando, senza riuscirci, di farla ragionare, quando, come un fiume in piena, ruppe gli argini, dicendo più o meno una frase del genere...

"E questa persona deve stare attenta ad uscire di casa perché potrebbe finire male..."

Le avevo concesso tutto, fino a quel momento, era andata oltre, avevo cercato di capire, di essere indulgente, di comprendere, ma quello era troppo, una minaccia, diretta, esplicita, senza mezze misure, che messa in relazione con quanto aveva detto fino a quel momento significava che sarebbe finita male...

Alcuni di voi hanno sentito la mia voce, non penso che sia sgradevole, non lo è stata neanche in occasione della risposta che le ho dato, ma certamente è caduta molto in basso, come tono, profondo, perché le parole che ho detto avevano un che di primordiale, della bestia che c'è dentro ognuno di noi, che quando si libera può fare molti danni, e amplifica tutti i sensi ed accentua fino all'esasperazione la forza, elevandola alla massima potenza...

Fine 1° parte....



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15 comments
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Nooooo ... come va a finire? Domani racconti vero? Dammi un indizio sulla persona che ha insultato se troppo vago, e poi... cos'è successo almeno a grandi linee, parafrasando.. devi spiegarcelo. Lo dico a nome di tutti.

!BEER

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Domani svelo tutto, tranquillo, la mia risposta, non proprio letterale perché non rammento tutte le parole che ho effettivamente detto, ma il succo sì, il succo non si è perso, anche a distanza di un paio di anni da quando è accaduto questo fatto...

!BEER

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Non vedo l'ora di sentire la parte due di questo racconto comunque già sentendo la prima parte ti do ragione se ti sei arrabbiato, la gente pensa che urlando e alzando la voce risolvi qualcosa ma è totalmente il contrario, ora aspetto subito la parte due ahahah

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Arriva, arriva la parte due, tra poco la scriverò, sentirai che sinfonia, non hai idea di quanto mi sia spinto...

!BEER

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