Donna con testa di rose

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*Proviamo In questo dipinto una raccolta di alcuni dei più ricorrenti motivi Daliniani: il paesaggio desolato e carico di Mistero, con la prospettiva che si perde nell'orizzonte lontano, il leone africano con le Fauci spalancate apparso fin dai primi quadri surrealisti qui trasformato in gigantesco vaso per raccogliere gli alberi rocce, il ricordo delle architetture di Gaudì, ora trasformate in tour di mobili vagamente antropomorfi.
Le due figure femminili, filiformi sinuosi denunciano, in quella di destra soprattutto la paternità dechirichiana. la testa della figura di destra è completamente sostituita da un bouquet di rose, che ricorda certe composizioni in manieristiche sul genere dell'arcimboldo virgole all'interno del quale sembra di scorgere un brulichio di forme genericamente animali. si tratta della ripresa di un'invenzione già sperimentata nel ritratto del viscontessa mari Laure del 1982 dove una delle due teste al centro della composizione ha la capigliatura coperta da una fioritura di rose di vari colori. Anche le curiose mani che formano la cintura il bracciale si rifanno a quelle ben più angosciose che apparivano nei suoi primi dipinti surrealisti, Tuttavia qui sono declassate a puro elemento decorativo coerenti con la debolezza generale del resto del dipinto che sa qualcosa di artificioso di gratuito.



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