Come studiare

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In questi tempi di Corona, mi sono chiesto cosa si potesse fare se non studiare. Io sono studente universitario, quindi studiare è il mio lavoro, ma il piacere della conoscenza è qualcosa di innato. Almeno dentro di me. Credo di averlo ereditato da mio nonno, assieme alla brutta caratteristica di non riuscire mai a portare avanti niente. Perché le idee sono sempre tantissime ma le ore e le energie sono sempre poche per la quantità di idee che ho. Ma mi sono detto: ”Perché non cercare di insegnare come si studia?”. Partiamo dal fatto che non è per niente un argomento facile. Per una ragione principale.

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Dipende dalla persona. L’apoteosi delle frasi fatte, ma dipende veramente dalla persona.
Infatti, tutti gli esperti della glottodidattica (la disciplina che studia come si insegna una lingua), dicono che la migliore modalità di studio è quando si ha MOTIVAZIONE. E questa nasce da diversi fattori: gli obiettivi che si hanno in futuro, il piacere della competizione, il piacere anche solo della conoscenza.
Quindi cercate di dare un motivo, un obiettivo al vostro studio. Spesso lo studio per gli adulti risulta più facile per questa ragione. Il successivo passo è “avere una strategia”. No, nessuna formula magica, mi dispiace per voi, ma studiare ha bisogno di metodo, che siano sottolineature, schemi, registrazioni ecc… Cercate di costruirvi un metodo, guardate cosa fanno gli altri e cercate di apprendere da loro. La mia fidanzata, ad esempio, si crea bigliettini per ripetere che successivamente estrae da una ciotola. Così da rispondere alle ipotetiche domande di un esame.
Dopo aver “copiato” da chi vi sta intorno, ADATTATE, perché gli stili di apprendimento sono diversi. Se avete uno stile più uditivo, sarà meglio creare registrazioni, se è visivo sicuramente leggere vi rimarrà impresso meglio. Mentre per lo stile cinestetico… Beh cercate di crearvi narrazioni. Siete molto forti nelle storie.
Andando avanti, cercate di crearvi il vostro spazio di studio. Che sia la casa, l’aula studio, (rip per ora no), che sia adeguatamente illuminato, pulito, silenzioso a vostro piacimento. La cosa importante è che deve piacere a voi. Io non ascolto niente, ma certa gente ascolta musica classica. Studiare è un atto già dispendioso di energie quindi deve essere circondato da cose piacevoli! Un sasso che vi piace, un oggetto a cui tenete, che ne so io.
Ma se io non mi so concentrare? Eh gioia, a chi lo dici!

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Io uso il metodo del pomodoro, ma questo non vuol dire che abbia fondamento scientifico, anzi non ho proprio trovato nessuno scritto a riguardo (scritto di qualche eminente professore o ricercatore), ma con me funziona abbastanza bene. L’importante è valutare quanto tu riesca a rimanere concentrato. La tecnica del pomodoro consiste in 25 minuti di concentrazione e 5 di riposo, ma puoi modificarla a tuo piacere. Io la metto a 30 ad esempio.
Altro consiglio: cerca di concentrare nelle ore mattutine lo studio, così durante il pomeriggio, potrai dedicarti ad attività di sottolineatura ecc…

Spero di esserti stato utile. Alla prossima!

Cos

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