Recensione libro: Un adulterio

Adulterio, etimologicamente, andare verso un altro o un’altra, verso qualcuno di diverso che non sia il proprio coniuge, cambiare, alterarsi.
Tutto accade in un tempo sospeso (vengono alla mente vicende come quelle narrate dal film del 2010 di Massy Tadjedin, Last Night e quella del racconto di M.L. Stedman The Light Between Oceans da cui l’omonimo film del 2016 di Derek Cianfrance), incerto, lontano dalla realtà, a cavallo di un weekend di settembre, su un’isola semideserta.

Tutt’intorno solo il mare e il silenzio. Lei trentenne, lui quasi quarantenne, due clandestini in fuga verso il mare, dalla realtà, dai vincoli, dai legami, dalla routine. In cerca di libertà, di felicità, di bellezza, di avventura. Curiosi, annoiati e animati dal desiderio di toccare altre sponde e altri corpi e scoprire per scoprirsi davanti ad altri occhi. Spogliarsi della propria immagine per conoscerne un’altra. Per non darsi mai per scontati.

Guardarsi dall’esterno, quando il tempo sembra fermo perché non c’è necessità che vada avanti. Vederla proprio lì la felicità, ad un palmo di mano, quasi sfiorarla ma senza toccarla, perché troppo fragile, perché delicata e perché è destinata a finire. Una piccola magia prima che torni tutto alla normalità, sulla terraferma, tra le certezze e le cose che non cambieranno mai.

Eppure il cambiamento è connaturato all’adulterio, gli amanti cambiano nel profondo senza che nessuno lo sappia. Perché le cose belle sono proibite e impossibili come i sogni, come i ricordi che restano sull’isola, per tenerli al riparo dai lacci stretti dell’abitudine e della realtà. Le cose belle vanno custodite e sigillate, tenute lontano dall’ordinario affinché restino straordinarie. Per questo non bisognerebbe mai tornare nei luoghi in cui si è stati felici.

Albinati racconta senza giudizio, tutte le sfaccettature di un incontro, di una passione e di una storia che si consuma in un tempo conciso e denso. Una storia intensa che parla di desideri e di amori nascosti ma non per questo meno degni. Pagine delicate, intime e spudoratamente sincere che tengono fuori ogni tipo di moralismo e che si rivolgono a tutti, a chi sa cosa vuol dire una relazione clandestina, a coloro che puntano il dito della condanna perché si ritengono moralmente ineccepibili e pertanto immuni da ogni forma di relazione considerata ‘sbagliata’ e ai moralizzatori che invece, segretamente, una storia così desidererebbero viverla davvero.

Nessun escluso. Perché i sentimenti sono liquidi e instabili, non conoscono forma, cambiano e ci cambiano. Si alterano a contatto con gli altri che incontriamo. La stessa etimologia per parole apparentemente distanti e diverse nel significato (alterare, altri, adultero) svela una realtà il più delle volte volutamente nascosta da regole e da vincoli infrangibili. O quasi.

ENG

Adultery, etymologically, going towards another or another, towards someone different than one's spouse, changing, altering oneself.
Everything happens in suspended time (events such as those narrated by Massy Tadjedin's 2010 film, Last Night and that of ML Stedman's The Light Between Oceans, from which the 2016 film of the same name by Derek Cianfrance come to mind), uncertain, far from reality, on a weekend in September, on a semi-desert island.

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All around only the sea and silence. She is thirty, he is almost forty, two illegal immigrants fleeing to the sea, from reality, from ties, from ties, from routine. In search of freedom, happiness, beauty, adventure. Curious, bored and animated by the desire to touch other banks and other bodies and discover in order to discover oneself in front of other eyes. Undress your own image to get to know another one. To never take it for granted.

Look from the outside, when time seems to stand still because there is no need for it to go on. Seeing happiness right there, in the palm of your hand, almost touching it but without touching it, because it is too fragile, because it is delicate and because it is destined to end. A little magic before everything returns to normal, on land, between the certainties and things that will never change.

Yet change is inherent in adultery, lovers change profoundly without anyone knowing. Because beautiful things are forbidden and impossible like dreams, like the memories that remain on the island, to keep them away from the tight bonds of habit and reality. Beautiful things must be kept and sealed, kept away from the ordinary so that they remain extraordinary. This is why you should never go back to the places where you were happy.

Albinati tells without judgment, all the facets of an encounter, a passion and a story that takes place in a concise and dense time. An intense story that speaks of hidden desires and loves but no less worthy for this. Delicate, intimate and shamelessly sincere pages that keep out any kind of moralism and that are addressed to everyone, to those who know what a clandestine relationship means, to those who point the finger of condemnation because they consider themselves morally flawless and therefore immune from any form of relationship considered 'wrong' and to the moralizers who, on the other hand, secretly would like to live a story like this really.

No one excluded. Because feelings are liquid and unstable, they know no shape, they change and they change us. They alter in contact with others we meet. The same etymology for words apparently distant and different in meaning (alter, others, adulterous) reveals a reality that is most often deliberately hidden by unbreakable rules and constraints. Almost.