[Recensione Film] Journey to the shore

Un viaggio verso l'altra riva, per dirsi addio, lasciarsi e lasciar andare. Storia di mancanza, di assenze, di amore e di morte. Di 'Amorte', come la definirebbe Alessandro Bergonzoni.

L'amore, più forte di ogni addio, per quanto lungo sia. Gli altri, quelli che vengono dall'altro mondo, dietro le cascate, che ritornano e restano per accompagnare i vivi fino all'ultima sponda, dove bruciare ogni legame col passato e continuare. Andare avanti.

Attraversare il fiume, l'acqua che scorre, come il tempo che serve a dimenticare. E scoprire, poi, che non c'è molta differenza tra questo e quel mondo, siamo tutti testimoni di un Universo che è solo al suo inizio. Piccole particelle fluttuanti, in un Nulla immenso ma non vuoto, non privo di significato.

Journey to the shore è un film poetico e delicato, con quella capacità di restituire il senso dell'invisibile, in una dimensione spirituale quotidiana e cosmica, che è tratto distintivo del cinema orientale (giapponese in questo caso).
Suggestivo.

ENG

A trip to the other shore, to say goodbye, to let go and let go. History of lack, absences, love and death. Say 'Amorte', as Alessandro Bergonzoni would call it.

Love, stronger than any goodbye, however long it is. The others, those who come from the other world, behind the waterfalls, who return and remain to accompany the living to the last shore, where they can burn any bond with the past and continue. To move on.

Cross the river, the flowing water, like the time it takes to forget. And to discover, then, that there is not much difference between this and that world, we are all witnesses of a Universe that is only at its beginning. Small floating particles, in an immense but not empty Nothing, not meaningless.

Journey to the shore is a poetic and delicate film, with that ability to restore the sense of the invisible, in a daily and cosmic spiritual dimension, which is a distinctive feature of oriental cinema (Japanese in this case).
Suggestive.