Caro vecchio correntista

Ve la ricordate la gag di Fabio De Luigi nei panni del Dott. Scarpa e le offerte del nuovo e vecchio cliente? In quel caso scimmiottava le compagnie telefoniche, dove il nuovo cliente ha tutti i vantaggi, mentre quello vecchio è totalmente ignorato e vessato.

Ecco è quello che più o meno succederà ai correntisti Fineco a partire dal prossimo febbraio. La cosa tragicomica è che la Banca si giustifica come il più sovranista dei sovranisti. E' tutta colpa dell'europa. Beh detto da una banca, la qualcosa fa un certo effetto, e dovrebbe invitare a riflettere.

Insomma, da febbraio i correntisti che fino ad ora godevano del conto gratuito e avevano un ottimo giudizio sul servizio complessivo, dovranno pagare poco meno di 5 euro al mese. Immagino che il livello di soddisfazione calerà in modo sensibile da quel ragguardevole 97%.

La cosa si fa interessante quando si fa un minimo di correlazione tra le motivazioni di questa rimodulazione e i bilanci aziendali. Le motivazioni, come anticipato sopra, sono i tassi negativi che la BCE, con il famoso "bazooka di Draghi" stanno portando avanti oramai quasi in modo sistemico, ma anche l'introduzione sulle nuove commissioni interbancarie europee per il fondo omonimo, vanno a minare il tasso di crescita della banca. E quindi si scarica tutto sui clienti.

E qui infatti si vede la discrasia dell'azione con i dati veri e propri. La Banca sta andando benissimo, tanto da aver incrementato in un periodo dove tutti piangono (da capire se per fare sceneggiata o per reale contingenza) in modo consistente i propri utili. E difatti i due punti che ho citato sopra vanno a minare la crescita, ovvero il potenziale miglioramento, non ci sono certo perdite che giustifichino questa manovra. Anzi, da quel canone stimano di tirare su ben 60 milioni di euro.

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La riprova viene poi dal fatto che i nuovi clienti non pagheranno il canone al primo anno, poi come diceva De Luigi diventeranno anche loro vecchi clienti e tanti saluti. Ci saranno degli sgravi sul canone per i "fortunati" che già sono loro clienti, che però prevedono dei paletti francamente piuttosto seccanti, visto e considerato che i clienti siamo noi, e fare le "gimcane" per risparmiare 5 euro suona quanto un pizzo di ben altra circostanza.

Le associazioni consumatori si stanno già muovendo, ma a mio avviso la mossa viene fatta nel momento più sbagliato. Come avevo evidenziato in altro articolo, le BigData hanno messo nel proprio mirino proprio i servizi bancari, e uscite come queste non faranno altro che regalare vagonate di clienti senza nemmeno tanto sforzo ai vari Amazon, Apple, Google e compagnia cantante.

La cosa veramente seccante è che partito uno, come apripista, lo seguiranno tutti gli altri.