Parliamo seriamente di prop-firm (ep. 3)

Avevo terminato il post precedente citando 500 dollari come capitale. Non a caso. Di recente sono state fatte simulazioni di un conto prop da 100K contro un conto tradizionale da 500 dollari... se ne parlo immagino avrete già intuito il risultato.

La simulazione prevedeva le stesse operazioni, 6 in gain e 4 in perdita con gli stessi valori percentuali. Con la differenza che nel tradizionale il capitale era al 100% composto (cioè i guadagni dei gain formavano il nuovo capitale) in una prima simulazione.

In pratica già al primo giro il guadagno superava le prop-firm. Siccome con le prop in teoria si viene pagati, e appunto il capitale si resetta, in una seconda simulazione sono stati decurtati gli stessi guadagni del conto prop sul conto tradizionale. Ebbene anche in quel caso il conto da 500 dollari iniziali, superava in guadagno quello prop.

Il motivo è che appunto il capitale si resetta, c'è una cospicua parte che va decurtata dal guadagno, ed anche considerando i raddoppi di capitale dopo cicli vincenti consecutivi, il conto tradizionale generava più profitto.

Addirittura, portando ad un milione il conto prop questo restava in vantaggio solo nella parte iniziale, per poi cedere lo scettro velocemente al tradizionale.

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La simulazione è ovviamente altamente improbabile, sia per il conto tradizionale che quello prop, visto che prevedeva un ciclo di vincite e perdite costante, nonché la mancanza di fattori esterni, appunto "N" trade non pagati perché avreste tradato sulle news, oppure un movimento veloce vi ha bucato l'ordine di stop sul tradizionale.

Certamente le Prop hanno dei vantaggi, uno di fattore psicologico piuttosto rilevante, il capitale a rischio non è il vostro, per cui c'è una pressione infinitamente minore. E il secondo vantaggio legato al precedente, in caso di drawdown, appunto il capitale perso non è il vostro. Avrete perso il conto prop e il payout finale, per il resto zero conseguenze.

Queste simulazioni sono comunque interessanti. Non è un caso che le Prop facciano leva mettendo in evidenza capitali sempre più considerevoli. Tanto sappiamo essere finti. Non è quello il dato da guardare, ma il fattore di rischio. A parità di questo valore un conto infinitamente più piccolo è in grado di generare più profitti. E in caso di intoppo, che sappiamo essere al 100% inevitabile, non dovrete ripartire da zero.

Aggiungerei infine una doppia considerazione su un fattore di rischio a latere. Se qualcuno ha milioni a disposizione, perché mai percorrere questa strada ignota? Le banche in fondo hanno i propri trader ed analisti, mica fanno challenge pescando improbabili lupi di Wall Street. Questo porta alla seconda considerazione, queste aziende, dai dubbi proprietari, hanno già cominciato a chiudere. Molti trader ammettono di aver visto cancellati payout, o ad avere avuto difficoltà a prelevare il proprio profit.

Come si dice, tre indizi fanno una prova, e qui di indizi ce ne sono troppi.

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Faccio interessi composti ma con un capitale che ho in banca, ho un CDT, ogni mese lascio gli interessi, li richiedo a fine anno, questo funziona, sia con un capitale grande che piccolo, quello di cui bisogna tener conto è avere a disposizione i soldi per il necessario in casa e le bollette, le cose di tutti i giorni, ma l'anatocismo funziona sempre

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Nel caso del trading è buona regola calcolare il capitale come perso, se poi fai profit e da questi tiri fuori il capitale inziale, andando in una specie di pareggio teorico, da lì in poi puoi considerarlo come guadagno, con il capitale già ammortizzato al 100%

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