canisracci oil

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E ci risiamo, l'educazione o la conoscenza finanziaria proprio non fa strada. Per certo il crollo, per non dire la truffa, di FTX ha fatto uscire i profeti da divano.

E ci può stare, questo giro non c'è niente da biasimare nemmeno a chi è rimasto fregato. Poteva esserci chiunque. Il "pippone" mediatico era ben orchestrato, compreso l'abito che doveva fare il monaco. Oltretutto come vedremo pure Binance potrebbe essere un gran ben falso, in questo caso ben peggiore di FTX, ma avremo modo di parlarne.

Il problema principale di tutta questa vicenda è che da qui a due o tre anni non avremo imparato assolutamente nulla. Perché i profeti da divano sono lì a dimostrare che questa teoria è comprovata.

Quello che dicono costoro, più o meno a grandi linee visto che sto generalizzando per categoria, è che il mondo crypto è tutta una truffa, non ci sono regolamenti eccetera eccetera. Mentre la finanza regolamentata questi problemi non li può avere...

Ma come... e Leman Brother, Banca Etruria, Veneto Banca, Carige e tutte le altre?! E stiamo parlando non a caso di Banche, non fondi di investimento esotici o azioni della Canistracci Oil.

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Chi aveva il conto in codesti istituti, quali errori ha commesso? Come potevano evitare tutto ciò?

La risposta non esite, perché non era possibile. Il meccanismo era molto simile a quello di FTX, "vendere" la propria credibilità, dopo averla costruita. Cioè l'abito che dovrebbe fare il monaco, ma in realtà è un quaraquaquà.

Anche mettendosi a verificare le fonti e sentendo i rumors sarebbe stato ben difficile captare la truffa. Anche Binance in questo momento ha le fee a zero da oramai due o tre anni, ci sono rendimenti sugli Earn discutibili (come lo è quello di Hive se dobbiamo essere sinceri fino in fondo) e della copertura ci sono report sì di enti esterni, ma discutibili anche questi. Eppure, c'é gente che dice "Binance è sicuro".

Al limite possiamo dire, come per altro è stato detto e ridetto, che tutta la finanza in salsa crypto è ad altissimo rischio. Perché non è regolamentata in quanto giovane. E come tale soggetta a movimenti "tellurici" rilevanti.

Questo mondo è destinato a rimanere perchè le Banche sono interessate a tal punto da scrivere loro i regolamenti. Una specie di supercazzola monicelliana, proprio le stesse che hanno combinato casini durati un decennio, ma così andrà a finire.

Motivo per cui mi prodigo a studiare il trading, visto che è speculazione. Una parola che ha persino una specie di sentiment negativo, ma in realtà è l'unica pratica di efficienza e relativo controllo. Mordi e fuggi, o "hit and run" come dicono gli inglesi. Una volta preso, fai uscire il danaro dal sistema, e se rimani esposto lo sei per un capitale che auspicabilmente è stato già ammortizzato.

Al contrario un Hodler è esposto per tempi lunghissimi, con la statistica degli eventi a proprio sfavore, sappiamo per certo che crisi ed eventi simili non solo esistono, ma è questione di tempo perché certamente si palesino da qualche parte.

Qualche vecchio analogico direbbe che "allora metterli sotto il materasso è più sicuro". Al netto che le Banche Centrali cambiano le banconote mandandole fuori corso ogni certo numero di anni, mi viene da rispondere che si, la pratica per quanto paradossalmente rischiosa, se rapportata a macro-analisi di questi eventi, è quella più sicura.

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In questo mondo niente è sicuro, purtroppo. Mettere i denari sotto il materasso? Ladri a parte (ricordando che ci sono città italiane, e la mia natale è o era una di quelle, dove avviene un furto in appartamento ogni due minuti), quando si decide di farne uso, c'è poi da fare i conti con l'inflazione galoppante. Insomma, per farla breve, se al momento di cacciare i denari sotto il materasso si poteva comprare una macchina, con la stessa somma non ci si compra più nemmeno un lecca-lecca😫. Insomma, capisco in ogni caso e solidarizzo con chi non sa proprio dove metterli: e le banche possono fallire e le exchange pure peggio e le criptomonete stanno alla mercè del bello e del cattivo tempo😭. Certo che se si fosse intenditori fini, dato l'andazzo odierno, sarebbe auspicabile investire in opere d'arte e/o strumenti musicali che con il tempo acquistano valore (ma bisogna pur sempre trovare dove custodirle perchè la questione ladri in appartamento è sempre attuale e qui si fanno vive le sempiterne banche). Peccato che in questo pianeta truffaldino, se si accorgono che il cliente s'intende di opere d'arte e strumenti musicali pregiati quanto me in riparazione caldaie, allora i commercianti male intenzionati faranno lesti a venderti gatto per lepre, come si dice da noi in Brasile🤣.

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Si la mia era una provocazione, è chiaro che tenere in contanti non è una soluzione. Sulla inflazione direi che averli fisici o virtuali cambia poco, appunto se non si è un minimo alfabetizzati in finanza. Perché l'inflazione è superiore a qualsiasi rendimento "for dummies".

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Purtroppo in Italia è una piaga, dato che i rendimenti sulla maggior parte degli investimenti fanno ridere i polli oramai da qualche decennio:
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Vero è che si deve cercare con il lanternino quell'investimento che offre qualcosa in più, pure dovendo tenere in conto la contropartita del rischio un po' più elevato rispetto agli investimenti definiti prudenti. Un esempio (ma non so dire se esistano ancora), almeno fino ad alcuni anni fa, erano i buoni 3x4 e 4x4 offerti da poste italiane. Oppure le obbligazioni, per chi se la sentiva di accollarsi un rischio moderato. Al giorno d'oggi però le obbligazioni le lascerei stare, per come la butta in Europa e francamente avrei più paura di tenere soldi fisici in casa che investirli in BPF sia pure dal rendimento ridicolo. Come però dicevo, un'opera d'arte o uno strumento musicale che acquista valore nel tempo (pensiamo a un violino costruito da un liutaio rinomato, anche se qui bisognerebbe investire non meno di svariate decine di migliaia di euro, come punto di partenza e bisogna poi trovare un luogo sicuro per custodire l'opera d'arte o il violino pregiato, perchè se non siamo lì, che tenerlo in casa è soggetto a furto in appartamento) oggi come oggi in Italia sarebbero le opzioni migliori, ma purtroppo hanno la pecca di dover essere un minimo intenditori oppure quantomeno contare sui contatti giusti che non cerchino di fregarti. Il fatto comunque sta che l'andazzo di questi ultimi tempi rema sempre più contro tutti coloro che desiderano smettere di lavorare per vivere di rendita (o quantomeno dei loro risparmi, sia pure in modalità downshifting). E sono in troppi e non soltanto in Italia (e gli italiani li posso meglio capire, dato che sono tra i primi a lavorare in condizioni di massimo sfruttamento, come purtroppo sta accadendo anche a svariati nostri colleghi qui di hive). Inutile purtroppo illudersi, che qua bisogna essere realisti crudi: smettere di lavorare è per i più impensabile. Fine della filippica:
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La parte assurda è che nell'ultimo rapporto (redatto prima di questo governo) la disoccupazione non è mai stata così bassa. Forse il RdC funzionava perché il sistema annullava lo sfruttamento. Fra uno o due anni lo sapremo.

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Magari perchè chiunque percepiva il reddito di cittadinanza non risultava disoccupato? Sapevo però di svariate pecche da correggere (tipo l'obbligo di accettare impieghi offerti a vergognosa distanza tipo 200km dalla propria città, pure regione, per non perdere certi benefici che non ricordo: dunque si verificavano i casi di gente accusata di poltronaggine che in realtà per forza do cose preferiva starsene in panciolle a prendersi un somma fissa ogni mese piuttosto che affrontare lo sbattimento di doversi cercare un appartamento in affitto e ancor peggio il trasloco per un lavoro a breve scadenza). Almeno è quanto ero venuta a sapere, a scanso di info mozze perchè pur sempre di seconda mano.

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Non era perfetto, specie nella parte dei centri per l'impiego. Che per altro non funzionavano prima, ma di questo nessuno si è mai posto il problema sul perché.

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Non funzionavano neppure i centri per l'impiego privati, anzi quelli pure peggio. Ne sapevo qualcosa.

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