24 mila

Dai 24 mila baci di Celentano, alle 24 mila multe (in meno di un mese) per eccesso di velocità a Cadoneghe, in provincia di Padova. Questa storia è tutta storta e oggettivamente fastidiosa.

Premesso che gli autovelox fissi devono essere debitamente segnalati, devono sottostare a rigorose verifiche di collaudo e controllo, a quanto pare sembra dalle interviste che il tratto di strada sia passato da 70 a 50 orari.

Questo avrebbe "fregato" anche e soprattutto gli abitanti del luogo che probabilmente per abitudine non si sono accorti, o meglio non sono stati attenti ai nuovi limiti.

Dal punto di vista della legge i multati hanno torto, da quello umano posso capirli. Vicino casa mia hanno modificato i limiti e mi sono accorto probabilmente mesi dopo, quando ho focalizzato che il limite non era più quello.

La sanzione ha, o almeno aveva, una prerogativa di educazione sociale. Li c'è un valore di velocità, lo hai violato, la sanzione pecuniaria te lo farà ricordare per il futuro. Un metodo che potrebbe avere i suoi limiti, se uno è ricco se ne sbatte, e di fatti ci sono i punti sulla patente. Il problema è che in questo caso esiste una reiterazione della violazione che viene scoperta mesi dopo.

Quindi gente che prende dieci-quindici multe, tutte notificate in un colpo solo o quasi, non hanno nessun valore educativo sociale. Il Municipio si è creato una specie di bancomat e lo scopo è volutamente quello. Per altro con il rischio ulteriore di creare danni ben maggiori con la sospensione della patente, anche a causa della reiterazione.

Non è un caso che i Comuni deliberano limiti di velocità in zone dove è difficile, per mera distrazione, rispettarli. Strade dritte, magari con pochi svincoli, con i mezzi moderni che sono silenziosi ed efficienti è un attimo che vai sopra. Aggiungiamo che l'effetto ottico di una strada dritta, magari pure larga di carreggiata, se non si guarda il tachimetro tende a falsare la percezione della reale velocità che stiamo tenendo.

Ma c'è di peggio... È probabile, come succede, che la gente incredibilmente rispetti i limiti, o si abitui a rispettarli in quei tratti, chiamiamoli incriminati o dove è ben noto ci siano controlli. Con il decreto-legge del 2020 si è lasciato mano libera ai comuni per introdurre le zone a 30 km/h.

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Come a dire, non facciamo più cassa, abbassiamo il limite, così possiamo tirare dentro anche altri mezzi minori. Senza contare che le zone 30 permettono l'installazione di rallentatori, che almeno qui su al nord-est, li hanno ficcati nei posti più improbabili. Immagino le forze dell'ordine e le ambulanze che dovendo per forza di cose correre, quanto sia pericoloso. Con una legnata danneggi i braccetti o il triangolo di supporto della sospensione, giusto giusto per stamparsi successivamente.

Resta il fatto che la legge è la legge. Argomentare che andavo a 51 anziché 50 (posto che sono 56 visto che vige il vincolo di tolleranza di 5 km/h) non è una argomentazione valida, nemmeno sotto il profilo morale. Anche in questo caso ci sono storture dovute al fatto che spesso molte altre polizie municipali mettono una tolleranza bonus, una modalità non detta, senza nessun valore. Un così fan tutti.

Al limite punterei il dito sulla reiterazione postuma che appunto non ha senso. In questo senso il governo dovrebbe varare una legge che renda nulle le successive.

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Le zone a 30 all'ora in certe strade le appeezzi solo dopo che hai figli piccoli.
Il fatto che i comuni facciano cassa coi multoni e gli autovelox noi nati negli anni '80 lo sappiamo bene perché rosko p coltraine e inos facevano la posta al generale lee ogni santo giorno.
Le multe per essere educative dovrebbero essere in base al 730.
Così anche i ricchi piangerebbero a bordo dei macchinoni.
@tipu curate

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Se fossero solo certe zone... è tutta la città. Le auto frenano da sole, la mia non so quante volte è partito l'avviso di attenzione ai pedoni quando vede qualcuno anomalo vicino alla strada. Se poi quello attraversa per davvero e tu ignori un fischio fortissimo e tutto lo schermo rosso, frenerà da sola. Quando entrerà in vigore la legge europea dei limitatori, torneranno magicamente a mettere i 50.

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Concordo con te che la sanzione "aveva una prerogativa di educazione sociale". Oramai vedo posti di blocco all'uscita di gallerie oppure al termine di una discesa... Ovvio che il mio pensiero vada sempre a "Il comune ha bisogno di soldi", anche perchè non li vedi certo tutti i giorni. Quando te ne rendi conto è già troppo tardi ed ovviamente gli effetti te li vedi recapitare mesi dopo, senza che tu possa correggere il tuo "comportamento errato".

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Non ricordo quale governo, ne se sia ancora in vigore quella legge, ma introdussero una norma che imponeva una grossa percentuale delle multe andare verso il governo centrale anziché al comune. Probabile che invece di diminuire il fenomeno lo abbia esacerbato.

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