La felicità cammina a piedi nudi.

La felicità cammina a piedi nudi.

Che bel titolo.

Ed in effetti questa storia mi regala una sensazione di libertà.

Ogni tanto, prima della pandemia, quando andavo a correre la mattina presto o nell'ora di pausa a mezzogiorno, mo capitava di incontrare un uomo, un frate, vestito da frate, con la casacca marrone legata in vita con il cordino, che camminava a piedi nudi.

Lo so che l'abito non fa il monaco ma quello era un frate e non aveva un abito ma bensì una casacca marrone.

Quindi la casacca marrone fa il frate.

Non ci scandalizziamo.

La cosa che più mi lasciava stupito era che quest'uomo era sempre sorridente.
Camminava e con un sorriso che sembrava sincero, regalava saluti a tutti.

Con la pioggia, con il vento, con la neve ( mi è capitato di vederlo anche mentre ero in macchina al calduccio ) e con 40 gradi all'ombra, quell'uomo camminava a piedi nudi.

È proprio vero che sei povero solo se desideri quello che non puoi avere.

Quel tizio aveva proprio la faccia da ricco.

Somigliava un po a giobbe covatta da giovane, con la barba lunga folta di colore scuro.

Poi magari era un matto che era ancora vestito così dal carnevale di due anni prima, ma chissenefrega... il suo sorriso era contagioso.

Quando lo vedevi potevi solo pensare

• ed io perché cazzo mi lamento di qualcosa?

Ricordo una cosa divertente e che deve far riflettere sulle nostre convinzioni, sulle nostre convenzioni, sul nostro modo di vedere le cose e di vivercele di merda.

Ero in piazza con mio suocero e vediamo passare questo frate vestito da frate senza i sandali da frate.

Lui ci sorride e mio suocero lo contraccambia con un

• salve don.

Minchia.

Di fianco a noi passa una vecchia ( in genere le chiamo signore anziane con rispetto, ma quella volta era proprio una vecchia ).

• eh no... perché lo chiama don?

Senza ascoltare risposte...

• lui non è un don. Non può fare messa. Il don è un'altra cosa... lui lavora in oratorio e fa un sacco di cose. Lui va in giro tutto il giorno.

Poi si gira verso di lui e gli dice

• e tu hai il coraggio di rispondere anche quando ti chiamano don... non ti vergogni? Vai a lavorare invece di passeggiare tutto il giorno.

Brutta stronza.
La mancanza di cazzo fa brutti scherzi.

Prende le sue borse piene di banane e salsicce in ricordo dei bei vecchi tempi e si incammina.

Ma perché una persona deve trattare male uno che passeggia e sorride?

Perché una persona deve vivere la sua religione in modo così morboso tanto da offendersi se qualcuno sbaglia un termine ma allo stesso tempo trattare male il prossimo?

Immagino che se quel povero cristo ( minchia se sa che l'ho chiamato cristo chissà come si incazza, è uscita di testa per ' don ' ) avesse poi trovato lavoro.

• non lo chiamate don... viene qui a rubare il lavoro a noi e guarda che scarpe di merda che indossa. Non è nemmeno alla moda.

Che poi onestamente... due parole sul lavoro rubato.
Che me lo rubassero pure il lavoro, lo lascio per strada incustodito col motore acceso.
Basta che mi lascino lo stipendio però.
Se mi rubano quello mi incazzo.

Che già la metà sparisce prima che mi arrivi sul conto in banca.

Ciao a tutti.