Cinquanta modi per dire pioggia recensione

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Se amate le atmosfere orientali, specialmente quelle giapponesi non potete perdervi questo piccolo chicco di Asha Lemmie. In Giappone negli anni 40 la piccola protagonista Nori viene lasciata dalla madre a casa dei nonni.
E da qui si dipana una storia scritta con incredibile dolcezza e vividezza, il mondo si Nori sembra immerso seppur chiuso in quattro mura, la sua educazione è impeccabile e la disciplina con la quale viene educata è ferrea e crudele ma non vi è posto per la crudeltà nel cuore di una bambina diversa dalle altre, con i capelli più crespi e la pelle che non può vedere la luce del sole, Nori non lo sa ma lei è una figlia dello scandalo e la sua stessa vita è fonte di profonda vergogna per la tradizionale e dura famiglia Kamiza. Per Nori le gioie sono poche ma quando il suo fratellastro Akira, unico erede maschio osannato da tutti va a vivere lì il suo mondo cambierà, Akira riuscirà a fargli vedere figurativamente e non solo il mondo fuori e attraverso la musica e l'affetto vero e sincero darà a Nori un assaggio di famiglia e di amore.
Ma le gioie hanno vita breve e ben presto l'esotocità di Nori verrà usata non come scandalo ma come guadagno,quando la famiglia la cede ad un bordello, eppure persino li lei troverà un suo equilibrio, in un mondo fatto di yukata, fruscii, trucchi, visi bianchi e segreti fra donne, conoscerà un cameratismo tutto femminile che di nuovo la farà sentire in famiglia,una famiglia che non ha mai avuto.
Ma anche qui qualcosa stravolgerà il suo mondo...
Il romanzo è davvero bello senza tanti giri di parole, l'autrice riesce s descrivere benissimo il contesto storico e a trasportarci in luoghi e vissuti lontani azzeccandone l'atmosfera con delicatezza.
Persino le scene più dure e crudeli sono scritte con una normalità incredibile per far capire quanto fossero normali per tale epoca e per una protagonista con certe peculiarità.
C'è crudeltà ma c'è anche speranza che non è poco.
Un sottile filo di speranza che non abbandona quasi mai la protagonista e il lettore e che fa sognare anche quando tutto sembra cadere e cedere.
Una speranza che nasce solo nelle grandi tragedie e che fa vedere ridimensionati i piccoli problemi.
Un libro che davvero vi consiglio, non ne rimarrete delusi.

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