Andrò all'inferno ma non me ne fotte un cazzo - 5° parte


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Ed eccoci ai momenti clou del mio rapporto con il morto-male, quelli che, se mi vengo colpito da malattie degenerative tipo Alzheimer, mi ricorderò finché campo perché sono marchiati a fuoco nella mia mente, indelebilmente scolpiti con punte vive che hanno ferito ripetutamente la mia anima, in profondità tali che non avevo nemmeno idea che esistessero, nella mia età adolescenziale...

Verso la fine del 2° anno di scuola superiore, io ero impegnato a cercare di recuperare le materie in cui non avevo la piena sufficienza, tanto per cambiare, il pezzo di merda ci insegnava 2 materie quell'anno, geografia e chimica, se non ricordo male, geografia, io andavo benissimo in geografia, mi sono sempre piaciuti i fiumi, i mari, i laghi, i monti, tutto quello che concerneva la nostra amata Terra, solo con lui, nella mia modesta carriera scolastica, non andavo bene in geografia, perché non studiavamo la geografia, ma la sua geografia, che era ben diversa, ma ritorniamo al racconto vero e proprio...

Verso la fine del nostro anno scolastico non ero solamente io a lottare per non essere bocciato, ma c'era anche una squadra di calcio, in quell'anno particolare, che lottava per non retrocedere nuovamente nella Serie B del Campionato di Calcio Nazionale, era l'anno scolastico-calcistico 1981/82, anno in cui, alla fine, il Milan finì per demeriti sportivi in Serie B, dopo esserci già stato un paio di anni prima per lo scandalo del Calcio Scommesse...

Bene, io sono di fede juventina, nella nostra classe c'era una netta divisione, eravamo in leggera dominanza noi tifosi bianconeri su una quasi altrettanto nutrita schiera di tifosi rossoneri, di interisti ricordo solamente una ragazza (con la quale avrei fatto altro che parlare di calcio...), durante la ricreazione c'era un dibattito feroce, da una parte i detrattori del Milan, tra cui io in primissima fila, dall'altra i tifosi del Diavolo, che cercavano di difendersi alla meno peggio, mancavano ancora alcune giornate alla fine del campionato, tutto poteva ancora succedere, ma io ero intento a tirare tonnellate di merda sul Milan, con la Juventus al contrario impegnata nella lotta per la conquista del 20° Scudetto, quello famoso della 2° Stella, quindi proprio dalle Stelle alle Stalle...

Non me ne vogliano in questo racconto i simpatizzanti rossoneri, in quanto eravamo giovani e ci si attaccava di brutto per il calcio, oggi sono sempre juventino, ma con un atteggiamento ben diverso, comunque, ritornando ai fatti, a un certo punto un mio compagno di classe, anche lui juventino, incomincia a richiamare la mia attenzione, al punto tale che l'ho mandato a cagare, perché mi stava disturbando nella mia azione di impallinamento dei tifosi avversari, non se la smetteva e allora gli ho urlato...

"Hai rotto il cazzo!! Hai finito di schiantarmi le palle, che mi sono inculato sti somari di merda?!?!"

E lui, tra i denti...

"Girati, voltati verso la cattedra..."

La sua espressione era preoccupatissima, mentre volgevo la mia
attenzione verso il luogo predestinato, un vago, spiacevole sentore di quello che avrei potuto vedere mi passò per la testa...

Continua...



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