Andrò all'inferno ma non me ne fotte un cazzo - 3° parte


Immagine CC0 creative commons

Cazzo, mi ero quasi dimenticato che dovevo fare una nuova puntata, dedicata a quel figlio di troia del mio "ex", che bella questa parola, dicevo "ex" professione di scienze, geografia e chimica...

Facciamo una nuova, piccola prefazione, io sono stato veramente il miglior alunno, su 8 classi, che la mia maestra delle scuole elementari ha avuto, ero un fenomeno, per davvero, doti fuori dall'ordinario, il solo, grandissimo difetto che ebbe quella maestra, pace all'anima sua, fu quello di impormi la scrittura con la mano destra, io che sapevo già scrivere perfettamente con la sinistra sin dall'età di 4-5 anni...

Questo problema si trascinò anche alle medie, in quanto rimanevo sempre indietro quando le professoresse dettavano qualcosa, e sfociò alle Superiori, anche con il grandissimo pezzo di merda, sempre lui, il "morto-male", to', lo voglio ribattezzare così, il "morto-male", non lo chiamerò neanche più "ex"-professore, "morto-male", adoro con lui girare il coltello nella piaga...

Sin dal primo momento in cui lo vidi scattò dentro di me una sorta di "senso dell'Uomo Ragno", in quanto avvertii immediatamente la pericolosità del soggetto, aveva un modo di fare sinistro, un incrocio tra il serpente e il sorcio, sì, il sorcio, non il topo, già sarebbe qualificarlo, il sorcio è peggio, ancora più squalificante...

Incominciò ben presto ad impartire i suoi comandi, su come si sarebbe svolto l'anno scolastico, con quell'andamento che faceva tanto Gestapo, Nazismo...

Secco, spietato, inespressivo, feroce, ironico, sprezzante, maledetto, questi sono solo alcuni degli aggettivi che si addicevano a questo grandissimo figlio di troia, le sue lezioni erano tutte in fotocopia una dell'altra, la prima parte dove spiegava, con la sua velocità, con la sua cadenza, con il suo andazzo, guai a rimanere indietro, i libri non esistevano, solo quello che diceva lui aveva vigore...

Io elaboravo benissimo i suoi concetti, ma la mia mano nella scrittura era lenta, per cui ogni tanto, diciamo circa una volta a settimana, nei primi periodi, alzavo la mano e, chiedendo umilmente scusa, facevo la richiesta se potesse ripetermi quanto avesse detto...

Uno di quei giorni storti per lui, cioè spesso e volentieri, all'ennesima mia richiesta di ripetere, mi guardò con un sguardo tagliente e mi disse...

"Ma sei handicappato, ritardato, minorato, perché rimani sempre indietro??"

"Perché mi hanno obbligato a scrivere di destro, io ero mancino..."

"Ahhh, pure mancino sei, complimenti, non ti manca proprio nulla...", chiudendo il commento con lo stesso, identico sguardo inespressivo e tagliente al tempo stesso...

La prima parte delle lezioni era dedicata alla spiegazione, circa 25 minuti, poi si passava rapidissimamente all' interrogazione, con la quale metteva noi alunni proprio a nostro agio...

Non volava una mosca, durante l'interrogazione, il primo che si azzardava solamente a parlare, non dico a suggerire, erano cazzi acidi, una spettacolare rappresentazione di quanto potesse essere odioso un soggetto del genere, non diceva quasi mai il voto, lo dovevi intuire dalle sue smorfie, ho detto quasi mai, in quanto io fui une delle poche eccezioni, tanto per cambiare, con me fece sempre il bello e il cattivo tempo, come con tutti gli altri, ma con me in particolare, molto in particolare...

Questi sono semplici antipasti, il bello del racconto deve ancora venire...



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@tipu curate

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"i libri non esistevano, solo quello che diceva lui aveva vigore..."
Mi ricorda molto la mia prof di filosofia e storia.
Una volta, interrogato, mi azzardai a parlare di "pazzo" interrogato su Nietzsche, ma siccome lei a lezione aveva parlato di "folle" si drizzò sulla sedia e mi mise 4 tra i mugugni degli altri compagni di classe.....quante gliene ho dette ...

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Nel mio caso, si parla degli inizi degli anni '80, si stava abbastanza zitti in classe, questo "morto-male" (come mi piace questo nick-name...😈😈) sentenziava le sue lezioni, non arrivava a fare quello che ha fatto la tua prof, ma la sua pazzia la sfogava ben diversamente, come vedrai nelle prossime puntate...

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Sono proprio curioso...magari un giorno racconterò anche della mia di prof, quella matta che sembrava FidoDido

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Purtroppo le nostre generazioni non sono state fortunate come quelle odierne, che un prof. non può azzardarsi a dire nulla a un ragazzino nemmeno se viene a scuola col coltello. I minori oramai hanno sempre ragione loro, anche se crescono pezzi di galera peggio dei genitori che entrano ed escono e rientrano al Ferrante Porti. Per la storia dei mancini: esserlo purtroppo era un fenomeno malvisto. Quando andavo scuola era diventato accettabile (da parte mia sono ambidestra, ma ricordo che la cosa spaventava mia nonna, che pure era una santa donna). Insomma, quale che sia l'epoca, sempre ci saranno difetti.

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Beh, molti difetti dipendono dai genitori

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Purtroppo si. La mela raramente cade lontano dall'albero.

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