Sunday lunch is particularly dear to me because it means being together with the family, including grandparents, and enjoying the greatest human warmth. The happiness of these moments is something that we give as a habit but in the future it will be all that we will have beautiful as a memory.

The passage of time seems to be slow but I look back and notice that almost forty years have now passed. Not a few, not many. As a child, my parents' porch was where I spent most of my time. Sheltered by itself, it always enjoys a very pleasant sea breeze, a natural conditioner that costs nothing but helps face the summer days.

I was a very good friend of Beppe, a boy who lived in my parents' house. His house has a beautiful garden, and we often spent most of our time here, playing with the earth and water and soiling our clothes. Before there were no smartphones or the internet, nature was one of the many diversions, digging holes, filling them with water. It sounds silly but a few decades ago it was really a lot of fun!

Today the garden is much more cared for, there are no holes and squashed plants. There is a silence that speaks more than many words, a piece of life is there, behind some stone or under a few centimeters of earth.

ITA

Il pranzo della domenica mi è particolarmente caro perché significa stare assieme alla famiglia, inclusi i nonni, e godere del più grande calore umano. La felicità di questi momenti è qualcosa che diamo come abitudinario ma in futuro sarà tutto ciò che avremo di bello come ricordo.

Il trascorrere del tempo sembra essere lento ma mi guardo indietro e noto che sono oramai trascorsi quasi quarant'anni. Non pochi, non molti. Da piccolo, la veranda dei miei genitori era il luogo on cui trascorrevo gran parte del mio tempo. Riparato dal solo, gode sempre di una brezza marina davvero molto piacevole, un condizionatore naturale che non costa nulla ma aiuta affrontare le giornate estive.

Ero molto amico di Beppe, un ragazzo che abitava sotto casa dei miei genitori. La sua casa ha un bel giardino, e qui spesso trascorrevamo gran parte del tempo, giocando con la terra e l'acqua e sporcando i nostri vestiti. Prima non c'erano smartphone o internet, la natura era uno dei tanti svaghi, scavare buche, riempirle d'acqua. Sembra stupido ma qualche decennio fa era davvero molto divertente!

Oggi il giardino è molto più curato, non ci sono buche e piante schiacciate. Vi è un silenzio che parla più di molte parole, un pezzo di vita è lì, dietro qualche sasso o sotto qualche centimetro di terra.

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